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Ad Oriolo il 1° round nel match contro Binatti

E intanto Marco Uboldi chiede conto: "Chi verserà gli oltre 15.000 euro di risarcimento danni? Il Comune o il sindaco di tasca sua?"

Trecate - Siamo nell'ottobre del 2019. Siamo tutti in salute e l'incubo Covid non si sa nemmeno che cosa significhi e cosa sia. Eppure a Trecate succede un fatto che viene ripreso anche da alcuni media nazionali. Quando si sta per presentare il Bilancio 2020, che prevede alcune opere su cui dentro e fuori la maggioranza si sta dibattendo molto (vedi il piano cave e soprattutto la questione Palasport) ecco che come un fulmine a ciel sereno arrivano le dimissioni del vice sindaco in carica Rossano Canetta. Al suo posto viene nominato dal sindaco Binatti Enrico Oriolo, consigliere comunale eletto nelle fila della lista civica Binatti Sindaco. Non è un momento molto tranquillo e sereno per l'Amministrazione comunale, reduce dall'"affaire dei pacchi" ai bisognosi e della Festa del Riso e Gorgonzola, che di fatto avevano portato al 'licenziamento' del vice sindaco (dal 2016 al 2018) Giorgio Capoccia e il 'distanziamento' politico da parte dei consiglieri Andrea Crivelli, Lorenzo Volontè e Antonio Vilardo. Con la mossa di Oriolo sembra essere tornato un po' il sereno, soprattutto con quei gruppi (vedi i 'crivelliani') che mal avevano digerito, anzi digerito per nulla, che l'ex 'nemico' Canetta fosse diventato d'amblé vice di Binatti. Oriolo accetta, si dimette da consigliere comunale e... zac il colpo di scena. Il giorno dopo la nomina e la rinuncia al suo posto in Consiglio comunale ecco che il 'vice sindaco per una notte' viene dimesso da Binatti che subito dopo richiama Canetta al suo posto e di fatto ricostituisce la 'sua' Amministrazione con un vantaggio politico non da poco: in Consiglio non c'è più Oriolo e al suo posto subentra Ingold, elemento decisamente più 'binattiano'.

Passano quasi due anni e la questione ora è stava vagliata dal Tar e qui altro colpo di scena. E' notizia di oggi che il Tribunale Amministrativo Regionale avrebbe dichiarato illegittimo il decreto del sindaco Binatti, che il 10 ottobre 2019 aveva promosso nella sua giunta Oriolo e il giorno successivo gli aveva revocato tale incarico. La revoca sarebbe stata supportata da una motivazione  generica, puntanto sull’emergere in poche ore di forti divergenze: di conseguenza ci sarebbe stato un eccesso e uno sviamento di potere.

Tutto risolto? Certo, peccato che ci sia un indennizzo da pagare e non di poco conto: il Comune è stato infatti condannato a risarcire a Oriolo 10 mila euro per danni patrimoniali (si tratta delle indennità che non ha percepito), cui si aggiungono 2.500 euro di danni non patrimoniali, d’immagine, e 3.000 (più Iva) di spese legali. E a tutto questo vanno calcolati gli interessi. E chi sarà a pagare questo conto che alla fine sfiorerà i ventimila euro? Pare che la somma sia a carico del Comune stesso, anche se il Tar ha trasmesso gli atti alla Corte dei Conti perché contesti il danno erariale a Binatti, in quanto è stato giudicato illegittimo un atto proprio del sindaco. Insomma se ne vedranno delle belle... e di certo ci sarà il 2° round giudiziario di questa vicenda che comunque fa Giurisprudenza e ricorda molto quando l'ex sindaco di Milano, Letizia Moratti, lasciò dall'oggi all'oggi fuori da Palazzo Marino il 'suo' assessore alla Cultura: un certo Vittorio Sgarbi...

Questo il pensiero di Marco Uboldi (candidato sindaco alle prossime Amministrative per il centrosinistra) sulla vicenda Oriolo-Binatti: "Amministrare è una cosa seria, significa prendersi cura della propria comunità, mettersi al servizio dei cittadini andando oltre gli interessi personali. In tal senso la notizia del ricorso al Tar vinto dall'ex consigliere comunale e vice sindaco per una notte Enrico Oriolo rappresenta probabilmente il punto più basso della storia amministrativa di Trecate. La sentenza condanna un’operazione politica spregiudicata, finalizzata esclusivamente a mantenere la poltrona da Sindaco e a salvare una maggioranza ormai allo sbando, nulla a che vedere con il bene della città. Vincere le elezioni è solo l'inizio di un lungo e complesso lavoro, non è la fine di una competizione. Per affrontare cinque anni di percorso insieme serve un gruppo coeso e pronto a mettersi in gioco su obiettivi e valori comuni soprattutto con Trecate al centro di ogni cura e attenzione. Questa volta però la salvaguardia dell’interesse personale lascia in eredità anche un conto da pagare ai cittadini di Trecate: di 15.500 euro. La domanda a questo punto è semplice... chi paga? I trecatesi? Chi ha ruoli di responsabilità dovrebbe rispondere delle proprie azioni e per questo mi aspetto un passo avanti del primo cittadino e della sua maggioranza".

E ora cosa succederà? Lo scopriremo... solo vivendo.

Gianmaria Balboni