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Aina e la questione sicurezza a Cerano

Cerano - "Lunedì 28 novembre - commenta la consigliera comunale d'opposizione, Monica Aina - durante il Consiglio comunale si è discussa l’interrogazione presentata da Monica Aina consigliere comunale di Fare comunità, avente per oggetto la dislocazione di immigrati irregolari e/o profughi sul territorio comunale e sulla relativa concertazione con l’autorità prefettizia. A seguito della riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale erano stati invitati tutti i Sindaci della provincia di Novara per affrontare il problema dei rapporti tra il territorio e l'immigrazione,  degli articoli comparsi sulla stampa locale con i quali alcuni Sindaci della nostra provincia avevano manifestato la propria contrarietà, rendendone partecipi anche le loro comunità (cosa non avvenuta da parte della nostra amministrazione) e del diffuso allarmismo creatosi tra i cittadini ceranesi  per l’arrivo  in paese di un numero imprecisato di immigrati, è stato un atto dovuto chiedere spiegazioni e chiarimenti. Purtroppo durante la seduta consiliare la questione non ha avuto risposte esaurienti: il Sindaco Gatti, mantenendo un atteggiamento molto evasivo, ha confermato di aver partecipato all’incontro con il Prefetto, ma non ha comunicato né il numero di immigrati, che Cerano dovrebbe ospitare, né quali siano le eventuali azioni che intende intraprendere in caso diproblemi di ordine pubblico ( vista anche la presenza in consiglio comunale di ben quattro rappresentanti delle forze dell’ordine). Dalle affermazioni del Primo cittadino non è emerso  se  e come intenda muoversi l’Amministrazione comunale per tutelare i cittadini,  non avendo i sindaci  voce in capitolo. È impensabile che un Primo cittadino non abbia o non riesca ad avere alcuna informazione da chi dà le disposizioni. Lascia altresì perplessi il fatto che il problema sia stato affrontato, su alcuni organi di stampa, da parte del Vicesindaco, solo dopo che l’interrogazione era stata protocollata, e che il Sindaco, in seduta consiliare, abbia ribadito di essere all’oscuro di tutto, quando in un articolo di giornale il Vicesindaco ha dichiarato: ci stiamo inoltre muovendo con la cooperativa per cercare di capire se a queste persone possono essere affidati dei lavori da parte del Comune. Non è chiaro come sia possibile interagire con la cooperativa se non si conoscono i propri interlocutori. Le solite stranezze dell’Amministrazione ceranese che, dopo avere tanto decantato nel proprio programma  elettorale la trasparenza e gli incontri con la cittadinanza, non si è preoccupata minimamente di avvisare preventivamente i Ceranesi in modo da evitare falsi o eccesivi allarmismi. Questo modus operandi denota una mancanza di capacità e serietà nel gestire la res pubblica. Sarebbe stato più corretto, visto il vociferare in paese da circa una ventina di giorni e le continue notizie degli organi di stampa, anche a livello nazionale, che il Sindaco avesse fatto di tutto per avere informazioni precise e tempestive dal Prefetto o da altro organo competente per poter avvisare la comunità su cosa stava accadendo, in modo da tranquillizzarla, e spiegare a chi rivolgersi in caso di necessità".