Cerano - Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro Albanese, consigliere provinciale nelle fila della maggioranza a Palazzo Natta: "Iniziando questa breve disamina del mandato amministrativo che mi ha visto impegnato nel ruolo di consigliere provinciale eletto nel collegio di Cerano a giugno 2009 nella lista del Popolo della Libertà, credo sia giusto innanzitutto sottolineare il fatto di aver totalizzato fino a questo momento il 100% di presenze sia per quanto riguarda le sedute di Consiglio che per quelle delle Commissioni consiliari; personalmente ritengo questo un comportamento rispettoso e responsabile nei confronti degli elettori che mi hanno accordato la loro fiducia. Ho cercato di rendere il più possibile la mia una presenza produttiva partecipando alle varie votazioni ed ai dibattiti, fatto confermato dai verbali delle sedute a cui ho preso parte, presentando inoltre diversi documenti che nello specifico sono: 15 interrogazioni (di cui 8 riguardanti il Comune di Cerano), 6 interpellanze (di cui una riguardante Cerano), 7 mozioni (di cui 2 riguardanti Cerano) ed infine 12 ordini del giorno (di cui 4 riguardanti Cerano). I vari documenti prodotti hanno avuto come oggetto diversi aspetti legati soprattutto alle deleghe amministrative proprie dell’Ente provinciale, quali ad esempio la viabilità o la tutela dell’ambiente; nella maggior parte dei casi gli atti da me presentati e quindi discussi in sede di Consiglio hanno contribuito a far chiarezza su alcune questioni ed a raggiungere dei risultati a vantaggio del territorio. A tal proposito vorrei citare proprio l’ultimo ordine del giorno presentato lo scorso mese di novembre e votato all’unanimità dall’assemblea consiliare che impegna l’Amministrazione ad attivarsi per reperire i 20.000 euro mancanti al fine di terminare la seconda parte di studio epidemiologico sulla popolazione ceranese; ciò permetterebbe, entro la fine del mandato, di concretizzare il tanto impegno profuso da tutti i soggetti coinvolti sulle problematiche ambientali di cui soffre Cerano. Impegno che comunque a piccoli passi in questi anni ha portato ad un fitto dialogo con le aziende di S. Martino di Trecate in particolare al tavolo provinciale dedicato alla questione con la recente posa delle telecamere a raggi infrarossi per il controllo delle emissioni degli impianti individuati e allo stanziamento da parte della Provincia di 40.000 euro finalizzato proprio al citato studio epidemiologico. Anche se di rilevanza non amministrativa ma fortemente simbolica, vorrei citare l’ordine del giorno che ho proposto nel giugno 2012 chiedendo di intitolare una sala della Provincia alle vittime della mafia; durante la discussione in Consiglio il documento è stato accolta all’unanimità andando addirittura oltre le mie aspettative: l’assemblea ha infatti deciso di intitolare alle vittime della mafia il quadriportico di Palazzo Natta. Anche attraverso un gesto così la pubblica amministrazione può dire il suo “no” alla mafia ed esprimere gratitudine a tutti coloro che hanno perso la vita a causa di questo male; ecco perché ogni volta che entrando in Provincia vedo la lapide di intitolazione del quadriportico mi sento particolarmente orgoglioso per avervi contribuito. Purtroppo il futuro dell’Ente provinciale è ancora incerto, appare comunque evidente che vi sia l’intenzione di porvi mano per arrivare ad una sua eliminazione: lo dimostrano i sempre minori trasferimenti di risorse che di fatto stanno già annientando questa Istituzione. Credo comunque che sia un preciso dovere di chi ricopre un ruolo, dal presidente all’ultimo dei consiglieri, impegnarsi fino all’ultimo giorno di mandato a vantaggio della popolazione: questo è ciò che ho intenzione di fare, anche a fronte del lavoro già citato in precedenza che va finalizzato. Infine per quanto riguarda il mio futuro politico-amministrativo, nonostante i tempi non siano dei migliori riesco ancora ad avere l’entusiasmo e la voglia di fare che mi hanno animato in questi ormai quasi 15 anni di attività tra Comune di Cerano e Provincia di Novara: in qualche modo mi metterò a disposizione del territorio cercando di capitalizzare quanto le esperienze trascorse mi hanno trasmesso e proiettando lo sguardo in avanti".