Cerano - Riceviamo e pubblichiamo una lettera del consigliere provinciale Alessandro Albanese (La Destra) sui cosiddetti bonus benzina: "Credo proprio sia arrivato il momento di fare chiarezza: o si intende davvero fare qualcosa di concreto per la situazione ambientale di Cerano, oppure la buona volontà si limita alle parole ed ai buoni propositi. Essendo in via di definizione in questi giorni l'assegnazione dei cosiddetti "buoni carburante" da parte della Regione ai Comuni che hanno sul proprio territorio estrazioni petrolifere, ho presentato un'ordine del giorno in Provincia affinchè si chieda appunto alla Regione Piemonte una sorta di compensazione anche per Cerano che non ha pozzi estrattivi ma subisce danni notevoli e ampiamente documentati per la vicinanza del polo di S. Martino. Questo ha immediatamente provocato la reazione dei sindaci di quei Comuni che dovrebbero dividersi lo stanziamento regionale di quasi 2 milioni e mezzo di euro: in particolare il sindaco di Trecate ha precisato a mezzo stampa oggi, sabato 9 marzo, che "l'iter di assegnazione procederà secondo quanto concordato con la Regione. Non ci sono incertezze, Cerano non c'entra nulla perchè lo stanziamento riguarda solo le realtà che ospitano pozzi (Trecate, Romentino e Galliate)." Sempre il primo cittadino trecatese sostiene che "Cerano però ha le sue ragioni, subisce come noi la vicinanza della Sarpom." Intanto andrebbe precisato che chi subisce da sempre i problemi legati alla vicinanza con le aziende del polo petrolchimico come noto è Cerano che si trova sotto vento rispetto ad esso, i danni subiti da Trecate al confronto sono minimi; inoltre il Comune di Trecate ha avuto e continua ad avere dei vantaggi per il fatto di avere S. Martino sul proprio territorio, vantaggi che Cerano non ha: verrebbe da dire "oltre al danno la beffa". E' utile ricordare inoltre che l'interrogazione presentata in Regione dalla consigliera Giuliana Manica, dello stesso partito del sindaco di Trecate, proprio per chiedere di individuare delle compensazioni ai Comuni nella situazione di Cerano giace da quasi un anno senza risposta. In attesa che il mio documento venga discusso dal Consiglio provinciale il prossimo giovedì 18 marzo, ho avuto nei giorni scorsi un colloquio in merito con il presidente Diego Sozzani che si è impegnato a verificare con gli uffici competenti quali strade siano percorribili appunto per arrivare a delle compensazioni anche per il Comune di Cerano: rimango fiducioso in attesa di conoscere quali possibili soluzioni verranno trovate. Concludendo, inviterei il primo cittadino del Comune di Trecate a non esprimere solo comprensione per la situazione ceranese ma possibilmente ad attivarsi presso le aziende di S. Martino che insistono quindi su territorio di sua competenza affinchè studino un modo concreto per "compensare" veramente i danni che Cerano subisce. Se davvero i bonus regionali non potremo averli, mentre Trecate ne avrà, si trovi un altro modo per risarcire il nostro paese. Come ceranese ancor prima che come consigliere provinciale sono stufo delle parole e dei buoni propositi che poi non portano a nulla: con i numerosi dati rilevati dalle centraline negli anni e con i risultati degli studi epidemiologici effettuati che verranno completati anche grazie ai 40 mila euro messi a disposizione dalla Provincia, credo proprio sia il momento per Cerano di concretizzare".