Cerano - "Il commercio locale - spiega il consigliere comunale Alessandro Albanese - va annoverato tra gli elementi che rendono viva una città e ancora di più un paese. Considerando che le attività piccole e medie versano in condizioni di difficoltà soprattutto a causa della crisi economica e del diffondersi dei grossi centri commerciali, lo scorso 13 dicembre ho presentato un'interrogazione in merito; con il documento ho chiesto al sindaco di Cerano Flavio Gatti qual'è la situazione del commercio locale, con particolare riferimento al triennio 2014/2015/2016, e quali iniziative sono eventualmente state promosse dall'Amministrazione comunale a favore dei commercianti ceranesi. La risposta datata 12 gennaio 2017 mi ha lasciato a dir poco perplesso; viene comunicato che nel periodo 2014/2015/2016 il saldo è stato di -2 esercizi pubblici, -7 esercizi di vicinato e -3 esercizi di parrucchiere/estetista/tatuatori: insomma ben 12 attività in meno, che per un paese come Cerano non sono poche! Sempre nella risposta pervenutami, si dichiara che non sono state promosse iniziative da parte dell'Amministrazione. Se a fronte di una tal situazione, oltretutto con la maggior parte delle cessazioni di attività concentrare nel 2014, un'Amministrazione non ritiene di agire in qualche modo per farvi fronte a mio parere commettere una grossa mancanza. Ritornando a quanto sopra affermato, cioè al concetto di commercio locale come indicatore della vitalità di un paese, non resta che constatare il pessimo stato di salute in cui versa Cerano; e in questo l'immobilismo dell'Amministrazione comunale ha purtroppo un ruolo di primo piano".