Galliate - Riceviamo e pubblichiamo da Cosimo Bifano, referente locale del Partito Socialista: "Sono trascorsi molti giorni da quando l'amministrazione ha iniziato a gestire questa situazione e ci accorgiamo che pur con notevole sforzo, tutto procede lentamente. Alcune considerazioni politiche vanno fatte e non possiamo non ricordare di aver letto sui giornali il 1 aprile che la gestione dei buoni covid sarebbe stata come quella dei buoni benzina. Addirittura l'ex sindaco e ora capogruppo leghista,si vantava di aver anticipato la strategia del governo per distribuire i buoni covid. Certamente encomiabile la sua politica affermazione che di fatto ha preceduto la delibera di giunta della variazione di bilancio del 2 aprile in cui il nostro comune si prendeva in carica gli 83 mila euro dal Governo centrale. Non si può non notare l'enorme differenza delle due gestioni delle consegne dei buoni e precisiamo per capire meglio. Come si possono paragonare le due questioni? I buoni benzina non servono a mangiare e quindi si potevano anche diluire nel tempo. I buoni Covid hanno una valenza sociale e vanno consegnati immediatamente. Se come pare la gestione sia la stessa,ebbene questa amministrazione segue direttive sbagliate e non condivisibili. I soldi 83 mila euro sono stati caricati a bilancio e quindi i cittadini debbono sapere con che criteri vengono distribuiti alle famiglie. I dati letti sui giornali e sui social non sono confortanti e non ci pare possibile la quantificazione in più di 4 mila nuclei familiari in stato di necessità e bisogno nel nostro comune. Se il dato fosse questo sarebbe a dire che tutte le politiche euforiche delle amministrazioni leghiste destriste sono state fallimentari in 11 anni di amministrazioni e confermano la nostra posizione politica di contrarietà alla gestione amministrativa di Galliate. Non possiamo che recepire il dato, ma sarebbe auspicabile da parte dell'amministrazione, rivederlo e selezionare le vere necessità e bisogni dei galliatesi. La nostra preoccupazione sta proprio nel fatto della impostazione della distribuzione dei buoni Covid che se venisse fatta considerando la banca dati dei buoni benzina potrebbe diventare di difficile gestione, in quanto le famiglie potrebbero risultare molte di più delle aventi bisogno. Ricordiamo a chi legge che allora parecchi cittadini non ritirarono i buoni benzina e i soldi rimasero sul bilancio del Comune. Oggi la situazione è molto più delicata e seppur comprediamo la difficoltà oggettiva, non vediamo atti pubblici deliberativi pubblici che ci dicano come si spendono i soldi. Certo che dopo la delibera di Giunta del 2 aprile a nostro avviso ci sarebbe dovuto essere un'altra delibera che sancisse i criteri di gestione dei buoni Covid. Lo chiediamo come atto formale alla Giunta e alle opposizioni chiediamo una interrogazione urgente su questi atti. Possiamo dedurre che la consegna dei buoni se continuasse in questo modo, con 90 persone in due giorni (questo leggiamo dai giornali) fate due conti per raggiungere 4 mila famiglie, quanto tempo occorrerà e in questo periodo non c'è tempo per soccorrere chi ha bisogno. I socialisti sono molto preoccupati e chiedono urgentemente di rivedere il modus operandi nella consegna dei buoni cosi come hanno già fatto altri comuni e di pubblicare urgentemente una delibera di Giunta in cui si chiarisce il modus operandi e criteri di attuazione. Non ci bastano i comunicati, chiediamo atti amministrativi: sono questi che regolano la vita dei Comuni".