Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Sergio Amidani: "Nella nostra città il decadimento dei servizi di mantenimento del decoro urbano ha ormai raggiunto livelli insopportabili: la sporcizia, i cestini straripanti, le foglie non raccolte che intasano i tombini, la mancata raccolta rifiuti e i contenitori umido/vetro/carta distrutti o buttati in mezzo alla strada, sono all’ordine del giorno. Durante la precedente Amministrazione la colpa veniva attribuita al Sindaco. Poi, con l’avvento di Binatti, si è tentato di scaricarla sui cittadini incivili e si è immaginato di risolvere il problema con l’inasprimento delle sanzioni ma, a quanto pare, nemmeno questo è servito. Se persino il Sindaco ora dice che ha perso la pazienza nei confronti di CBBN, il Consorzio del Bacino Basso Novarese cui sono appaltati i servizi, significa che forse si è finalmente capito che il problema va affrontato da un altro punto di vista, con metodi e strumenti diversi dalla semplice ricerca del consenso. Fino alla dismissione di SPT il Comune gestiva praticamente in modo diretto buona parte di questi servizi e, di conseguenza, aveva una diretta responsabilità sulla qualità erogata e disponeva delle necessarie “leve” per mantenerla e garantirla. Ora i servizi sono stati conferiti a CBBN, che invece è una Società esterna, distinta e “non controllata” dal Comune, ma questo non significa che si possa semplicemente recitare la parte del “cliente insoddisfatto”, soprattutto quando il Comune stesso non ha previsto delle adeguate clausole contrattuali di tutela. Quando un Ente smette di essere il gestore di un servizio e ne diventa il fruitore, i compiti e le competenze cambiano in modo sostanziale: in parole povere, per assicurarsi il livello di qualità desiderato bisogna fare cose diverse rispetto a prima. Esternalizzare un servizio affidandolo a un fornitore esterno certamente sgrava il Comune delle incombenze operative e gestionali ma, d’altro canto, rende necessario dotarsi di strutture organizzative di controllo e di metodi per misurare efficacemente i servizi ricevuti. Purtroppo, è quasi inevitabile che un fornitore tenda a ridurre al minimo le proprie prestazioni: per lui, ogni risparmio si traduce in maggiore margine di guadagno ed è particolarmente grave che l’Amministrazione Binatti non si sia dotata degli strumenti necessari per evitarlo. Questa volta ha ragione, signor Sindaco: la pazienza è finita, anche la nostra di cittadini. Le restano pochi mesi per risolvere un problema che, da quando Lei amministra, è diventato sempre più insopportabile e di cui Lei è largamente corresponsabile".