Galliate - Non si placa la bufera a Galliate seguita dalla revoca delle deleghe in Giunta da parte del sindaco Claudiano Di Caprio al 'suo' (ormai ex) assessore avv. Paolo Mastrosimone. Con una lettera aperta quest'ultimo dichiara: "Solo sabato sera dall’On. Liuni Marzio ho appreso la vera motivazione per cui il sindaco Di Caprio mi ha revocato le 5 deleghe che mi aveva conferito all’accettazione dell’incarico di assessore: a dire del sindaco mi viene contestato di non aver dedicato abbastanza tempo alle questioni del Comune di mia competenza. Segnalo invece che, dal momento del mio insediamento, mi sono messo a disposizione della cittadinanza tutti i venerdì mattina, e peraltro ben oltre l’orario di ricevimento. Per altre questioni e problemi inerenti alle mie deleghe, mi sono messo a disposizione del sindaco e della cittadinanza anche durante i giorni della settimana, su appuntamento. Senza considerare tutto il lavoro svolto in Smart working via telefono, via mail e quant’altro effettuato tra i miei capi settore. Spiace non aver mai avuto un confronto ed un chiarimento sul punto con il sindaco, motivo per cui sono rimasto spiazzato e non sono stato in grado di comprendere le ragioni della sua decisione. Stamattina ho appreso dal Segretario della sezione che il sindaco nel consiglio comunale di giovedì p.v. andrà a confermare tale unica circostanza per rettificare quanto di altamente diffamatorio affermato nei miei riguardi sui giornali nei giorni scorsi, vale a dire che le motivazioni che lo avevano portato a tale scelta “dolorosa” erano dovute “per altre circostanze”. Non comprendo per quale motivo abbia chiesto solo al sottoscritto e non ad altri assessori questo impegno di ore in più, ma non entro nel merito. Dal momento dell’accettazione delle deleghe ho comunicato al sindaco che non avrei potuto garantire la mia presenza quotidiana a causa degli impegni di lavoro, ma che avrei dovuto organizzarmi di volta in volta e che per nessun motivo avrei fatto mancare la mia disponibilità, come peraltro ho sempre fatto fino al 20 luglio scorso. Spiace pertanto apprendere solo ora, dopo quasi una settimana di silenzio, la reale motivazione della sua decisione; ciò che non si comprende è per quale ragione abbia voluto far intendere che le ragioni fossero altre, lasciando aleggiare un velo di mistero del tutto ingiustificato sul mio operato tale da far ingenerare sulla cittadinanza sospetti gratuiti, rischiando di mettere a repentaglio la mia onorabilità e serietà professionale. Confesso infatti di essere stato un personaggio “scomodo”, dovuto al mio temperamento ed al fatto di voler approfondire ogni argomento che transitasse in giunta. Ho saputo addirittura che c’era qualcuno che preferiva che io non venissi informato su alcuni argomenti; ho scritto infatti anche una mail al Comune solo il 15 luglio scorso ma non ho mai ricevuto risposta. Devo ammettere che questa situazione mi ha molto amareggiato e non mi aspettavo un trattamento del genere da parte del sindaco. Mi riservo di replicare qualora le motivazioni del sindaco dovessero risultare ulteriormente differenti da quelle che mi sono state comunicate nelle ultime ore. Ringrazio tutte le persone che mi avevano dato la preferenza alle scorse elezioni e le centinaia di persone che mi hanno scritto, rivolto privatamente un pensiero positivo negli ultimi giorni e che hanno sempre creduto in me e sulla mia professionalità. Detto questo, conscio di aver fatto tutto secondo regola d’arte, tornerò ad occuparmi della mia professione a tempo pieno. Un caro saluto ed un arrivederci a presto... con Galliate nel cuore".