Trecate - E' botta e risposta tra Marco Uboldi (candidato per il centrosinistra) e Federico Binatti (centrodestra) sul tema... manifesti elettorali. Uboldi in una nota afferma: "Campagna elettorale, partenza falsa per il Sindaco Binatti. Quanta fretta ma dove corri... Siamo solo ai primi giorni di campagna elettorale e già assistiamo a episodi spiacevoli. Nella notte di ieri, con tanto di ampio reportage fotografico pubblicato sui social network, il Sindaco Federico Binatti ha tappezzato la città con i suoi cartelloni elettorali… peccato che non avrebbe potuto farlo. Proprio così. Infatti, non era stata pubblicata la delibera che assegna gli spazi alle liste e ai candidati e nemmeno erano stati numerati gli spazi per le affissioni come prevede la legge. Per essere più precisi il Sindaco ha, in effetti, firmato il documento ma non ha aspettato che venisse trasmesso dagli uffici a tutti i candidati. Capiamo la necessità di guadagnare qualche ora sugli avversari dettata dalla preoccupazione dell’esito del voto, ma il primo cittadino dovrebbe essere il garante dell’applicazione della legge e non il primo a cercare una scorciatoia. Un atteggiamento che, in realtà, non ci stupisce considerata la spregiudicatezza con cui Binatti ha interpretato il proprio ruolo. Basta ricordare la vicenda che ha coinvolto l’ex consigliere Oriolo, nominato vice sindaco per una notte solo per salvare la maggioranza e quindi la tenuta dell’amministrazione. Un colpo di mano che è già costato ai trecatesi più di 30mila euro. Ci auguriamo di non dover più intervenire commentando episodi di questo tipo durante una campagna elettorale che, invece, dovrebbe essere dedicata soltanto al confronto sui progetti e il futuro di Trecate. Del resto da un candidato alla quarta campagna elettorale alle amministrative, già sindaco e Presidente di Provincia ci si aspetta almeno la conoscenza e il rispetto delle regole".
Poco la dichiarazione di Uboldi, ecco la risposta di Federico Binatti: "l gatto, la volpe... e il pollo. Vi prego di prendervi due minuti per leggere per intero questo post. Non è una fiaba, purtroppo. Per l'ennesima volta la minoranza ha scelto di attaccare, in maniera pretestuosa e fine a se stessa, la nostra amministrazione. Tutto nasce dal mio post di ieri sera, fatto per ringraziare chi mi ha dato una mano, appena consentito, ad affiggere i nostri manifesti elettorali. Secondo la minoranza, lo abbiamo fatto prima che fosse permesso. Riporterò i fatti, in modo che possiate valutare voi: lunedì, alla presenza dei rappresentanti di tutti gli schieramenti (inclusa, dunque, la minoranza) si è svolta la commissione elettorale durante la quale si è tenuto il sorteggio dei contrassegni delle varie liste. Mercoledì è stata portata in giunta e approvata alle 12 la delibera che assegnava ufficialmente gli spazi per i manifesti elettorali. Delibera che era immediatamente eseguibile. Nove ore più tardi (lo ripeto: nove ore più tardi) abbiamo iniziato ad affiggere i nostri manifesti. Il PD che ci accusa di non aver rispettato le regole per giustificare i propri ritardi di azione è un po' come lo scolaro che per giustificare la propria impreparazione millanta una persecuzione da parte degli insegnanti. Al loro candidato sindaco che prova a fare il furbo, con pessimi risultati, citando "Il gatto e la volpe" di Bennato, dico di fare più attenzione: quando il gatto cerca di fare la volpe... finisce per fare la figura del pollo. Quello che mi preoccupa, da trecatese, non è l'esito delle prossime elezioni... ma il fatto che qualcuno ambisca a governare senza avere la benché minima conoscenza dell'attività amministrativa. Oppure - e sarebbe anche peggio - che menta sapendo di mentire".