Galliate - Riceviamo e pubblichiamo da Cosimo Bifano, referente a Galliate del Psi: "Comunichiamo ai cittadini che nei giorni scorsi si è consumato un atto politico-amministrativo molto grave. Raccontiamo le circostanze tenendo conto degli atti approvati dalla giunta comunale e dal sindaco. Il 1° giugno 2020 Mastrosimone assessore con delega ai Lavori pubblici ed ai Servizi sociali chiede con lettera al Sindaco ed alla giunta l’adeguamento dello stipendio, previsto dalla legge. In data 6 luglio la giunta con delibera nr.101 approva la richiesta dell’assessore e adegua lo stipendio come gli altri assessori. Tutta la giunta compreso il sindaco hanno votato e quindi la delibera è diventata immediatamente eseguibile riconoscendo all’assessore lo stipendio dal mese di giugno 2020. Il 21 luglio 2020 il Sindaco ritira le deleghe all’assessore con la motivazione comunicata a mezzo stampa: “E' venuto meno il rapporto di fiducia”. Annotiamo che allegata alla delibera di adeguamento del compenso troviamola lettera di richiesta di adeguamento che tra l’altro recita: "Al momento dell'accettazione delle mie deleghe in qualità di assessore mi era stato comunicato che non vi era disponibilità a bilancio per il riconoscimento dell'indennità piena ma che, come in passato, vi era la copertura finanziaria per riconoscermi l'indennità dimezzata. Per il bene del Comune ho quindi sottoscritto impegno a percepire l'indennità in tale misura". Questi gli atti pubblici riscontrabili all’albo pretorio del comune. Cosa è successo di tanto delicato che ha fatto Ritirare l’atto Fiduciario da parte del sindaco? Perché all’assessore non era stato concesso, come ad altri, lo stipendio pieno all’atto della nomina e come mai, solo per lui, non vi era la copertura a bilancio? Tutte domande che rivolgiamo ai consiglieri comunali di maggioranza, minoranza, alla giunta e al Sindaco. I cittadini hanno bisogno di chiarezza, il ritiro delle deleghe e il licenziamento di un assessore non può essere liquidato con la banale “mancanza di fiducia” quasi si tratti di rapporti personali. Politicamente il fatto è inspiegabile. L’assessore, eletto nella lista politica della Lega che ha la maggioranza sia in Consiglio Comunale sia in Giunta, aveva ricevuto dal Sindaco deleghe importanti. Possibile che la Lega abbia dato un incarico importante ad un iscritto e poi senza vere motivazioni Lo sfiduciano? Mastrosimone ha dichiarato sugli organi di stampa che si è rivolto al deputato leghista Luini e se a suo dire non troverà giustizia adirà per vie legali. La dichiarazione induce a credere a problemi interni al partito (Lega), altrimenti cosa c’entra il coinvolgimento del deputato? Ma potrebbe avere anche altra natura che porta diritta la questione alla giustizia. Intanto il sindaco e la giunta fanno finta di niente e non rispondono alle sollecitazioni politiche. Leggiamo sui social che il sindaco ha fatto bene a licenziare Mastrosimone, perché in questo particolare momento di diffuso bisogno lui non doveva chiedere l’adeguamento dello stipendio (bastava non concederlo). Ma... gli altri componenti della giunta compreso il Sindaco, non ci pare si siano cancellati o ridotto lo stipendio. In Diritto poco ci sta da obiettare, il principio vale per tutti, politicamente invece lo scenario cambia, perché se è vero che l’assessore non doveva chiedere “proprio adesso”, il Sindaco e la giunta non dovevano concedere “proprio adesso”. Vicenda oscura che a nostro avviso deve indurre la richiesta di dimissioni del Sindaco e della sua Giunta. Il 30 luglio, si terrà un consiglio comunale urgente, ci saremmo aspettati una mozione della minoranza consigliare per chiedere al sindaco e alla maggioranza, le vere ragioni di licenziamento dell’ex assessore Mastrosimone. Purtroppo non abbiamo letto niente all’ordine del giorno e anche questo lascia amarezza politica e non solo perché è doveroso verso i cittadini e i socialisti. Oggi possiamo riaffermare che all’interno della Lega e della maggioranza non ci sono idilli ma solo contrapposizioni che a nostro avviso ricadono sulle spalle dei galliatesi".