Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Trecate, Federico Binatti, in risposta ad un precedente comunicato dei gruppi consiliari Pd e Nel cuore di Trecate: "Questa Amministrazione, come già ribadito più volte, intende mettere in campo tutte le risorse certe e disponibili per mitigare gli effetti dell’emergenza COVID19 ai nostri cittadini, alle nostre attività produttive, commerciali e artigianali, nel rispetto però degli equilibri di bilancio. Un concetto che è bene ripetere, visto anche l’ultimo comunicato dei Gruppi PD e Nel Cuore di Trecate del 28 luglio scorso. La delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio deve essere approvata obbligatoriamente dal Consiglio comunale entro il 31 luglio di ogni anno; per il 2020, “in considerazione delle condizioni di incertezza sulla quantità delle risorse disponibili per gli enti locali previsti dal D.L. 34 del 13 maggio 2020”, la scadenza dell’approvazione è stata prorogata dal Governo stesso al 30 settembre. Nel sopraccitato decreto legge di maggio, cosiddetto Rilancio (!), era previsto un ristoro ai Comuni per le minori entrate dovute all’emergenza pari a complessivi 3 miliardi di euro. Solo a metà giugno sono stati erogati al Comune di Trecate € 210.645,56 che, come comunicato del Ministero delle Finanze e dell’Interno, avrebbero dovuto rappresentare il 30% del totale. Già l’IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale) raccomandava ai Comuni però di ipotizzare il saldo decurtandolo del 10%. Durante il Consiglio comunale del 22 luglio è stata approvata una delibera di assestamento /variazione di bilancio che prudentemente non includeva la quota ancora dovuta dallo Stato (il famoso 70% mancante) in quanto la somma non era certa e non si sapeva quando sarebbe arrivata. Facendo una semplice proporzione, io insieme all’assessore al Bilancio Claudia Mazza abbiamo dichiarato che le casse comunali erano in attesa di circa € 500.000: questa la somma probabile a saldo, a fronte delle mirabolanti promesse di solo due mesi prima fatte dal Governo nel decreto Rilancio. I consiglieri dei Gruppi PD e Nel Cuore di Trecate, con la mozione del 18 giugno, contestavano le previsioni dell’Amministrazione Comunale sulle variazioni di bilancio dovute all’emergenza e affermavano che il totale assegnato a Trecate in base al fantomatico Decreto Rilancio sarebbe stato di circa € 730.000. Previsioni radicalmente smentite con il Decreto del 16 luglio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 182 del 21 luglio, con cui sono state stabilite le quote definitive spettanti ai Comuni: per Trecate, il saldo sarà purtroppo solamente di € 297.740,40 che, sommato all’acconto, prevede un totale di € 508.385,96: questa è la prova provata di un’altra “balla colossale” del Governo che aveva millantato, come i consiglieri di PD e Nel Cuore di Trecate, ben altra cifra. Se l’Amministrazione gli avesse dato ascolto, sarebbe stato provocato un “buco” di bilancio di € 200.000! La speranza, sempre ultima a morire, è che il Governo stanzi nuovi fondi per gli Enti locali che stanno affrontando maggiori spese dovute alle misure contro il contagio e stanno subendo un minor gettito: una prima stima di ANCI prevede che i fondi necessari ai Comuni per far quadrare i bilanci superino i 5,5 miliardi di euro. Una somma decisamente superiore ai 3 millantati dal Governo con il decreto Rilancio e che, comunque, non sono stati liquidati. Estrema prudenza nella valutazione delle conseguenze della pandemia sui conti del Comune, quindi, è la parola d’ordine di un’Amministrazione che vuole salvaguardare il bilancio, ma che certamente non si dimentica dei propri cittadini e delle proprie imprese. Un primo passo verrà compiuto con l’iniziativa “Diamo voce ai cittadini”: dal 3 agosto, per tutto il mese, telefonando al numero 0321 776385 i cittadini e le attività produttive e artigianali saranno sottoposti a una breve intervista finalizzata alla compilazione di un modulo che servirà per capire quanti e quali sono gli aiuti maggiormente richiesti e a quali destinare le risorse presenti a bilancio. Una scelta basata su dati precisi e oggettivi, quindi, fondata sulla condivisione dei bisogni da parte dei trecatesi. Maggiore sarà la partecipazione all’iniziativa, più numerosi saranno i dati in possesso dell’Amministrazione, più la scelta sarà oculata e mirata sui bisogni dei cittadini e delle imprese trecatesi in un’ottica di trasparenza, ascolto e massima attenzione".