Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Federico Binatti (consigliere provinciale e comunale Ncd) e Giovanni Varone (responsabile Ncd Trecate): "Prima di prendere una posizione ufficiale sulla costituzione di un'associazione culturale islamica che ha trovato sede nella nostra Città, come luogo di ritrovo per i suoi soci e come si può ben notare tramite alcuni volantini che hanno affisso recentemente anche come luogo di preghiera, abbiamo ritenuto doveroso, come forza responsabile che pensa al bene comune prima che al tornaconto elettorale, studiare a fondo i riferimenti normativi per poi consultarci in modo serio e senza alcun pregiudizio con esperti del settore. Riteniamo necessario approfondire alcune questioni: chi sono il Presidente e i responsabili di questa Associazione? Chi sono i promotori di questa iniziativa? Quali attività svolge l’Associazione che anima il “centro culturale”? Quante e quali persone partecipano alle attività? È stato valutato il rispetto delle norme di sicurezza e in materia sanitaria e urbanistica riguardo per esempio ai parcheggi adeguati ad una numerosa partecipazione? A quale utilizzo era precedentemente destinato lo stabile? È stata forse modificata la destinazione d’uso? Sono previsti usi a fini religiosi? L’Amministrazione ha già effettuato dei controlli? Siamo convinti che la libertà di culto vada garantita per tutti, come afferma la nostra Costituzione, ma il tutto ovviamente nel pieno rispetto delle nostre leggi nazionali e nel rispetto della tradizione cristiana che contraddistingue da millenni il nostro territorio e il nostro popolo. Nessuno pensi a una guerra di religione che, all'interno dell’Islam, rafforzerebbe senza dubbio le correnti radicali, ma visto il clima mondiale con l’Occidente sotto assedio e il fondamentalismo dilagante gli islamici di Trecate sono pronti a condannare l'Isis senza se e senza ma e dichiarare il diritto alla libertà religiosa dei cristiani in tutto il mondo? Ci possono dire chiaramente cosa pensano della posizione della donna nella famiglia e nella società? I fondi utilizzati per la realizzazione dell’Associazione provengono solo da collette? Oppure esistono altri finanziatori? Se sì, di chi si tratta? Non vogliamo assolutamente alimentare inutili o ingiustificati allarmismi e auspichiamo quindi che l’Amministrazione dia tutte le garanzie atte ad evitare che si crei una situazione che, all'estremo, potrebbe anche innescare tensioni sociali, come purtroppo accaduto in altri Comuni italiani. Chiarezza, trasparenza e maggiori informazioni sono fondamentali sia da parte dell’Amministrazione sia dei legali rappresentanti dell’Associazione".