Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Trecate e presidente della Provincia di Novara, Federico Binatti: "In riferimento all’intervento del Circolo di Legambiente “Il pioppo” sul parco della Memoria di Trecate, mi preme fare una serie di precisazioni a tutela dell’Amministrazione attuale e di quella precedente da me guidate. Il parco della Memoria è nato infatti da un’idea della precedente Amministrazione: va precisato che nell’area, di proprietà comunale, erano tra l’altro già al lavoro, nei mesi precedenti il lockdown del 2020, alcuni volontari trecatesi, che qui avevano ripiantumato diversi alberi utilizzati fino ai primi giorni di gennaio per l’ambientazione del presepe del 2019 in piazza Cavour. Proprio per dare continuità a questa iniziativa e per ricordare le vittime del Covid-19, l’Amministrazione aveva deciso di finanziare ulteriori interventi attraverso fondi messi a disposizione dall’azienda “Sarpom” per progetti di riqualificazione ambientale. A questo tipo di intervento si sono successivamente aggiunti con un proprio progetto e con un crowfunding mirato (assolutamente beneaccetto e meritorio) i volontari del Circolo di Legambiente, un’iniziativa che ha portato all’avvio dei lavori nell’autunno 2021 e all’inaugurazione del parco nella primavera del 2022, eventi che si sono entrambi tenuti alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione, passata e attuale. Nel recente intervento del Circolo, il Comune viene accusato di non essersi occupato di interventi manutentivi durante l’anno in corso: faccio presente che il parco della Memoria risulta inserito negli interventi per la manutenzione ordinaria del verde pubblico da parte del Comune, che prevede taglio dell’erba e precise specifiche anche per quanto riguarda la vegetazione messa a dimora sia per gli arbusti, sia per le piante (a questo proposito l’Ufficio Ambiente ha richiesto una dettagliata relazione di verifica alla ditta appaltatrice). Il tutto disposto secondo le indicazioni fornite dal progettista incaricato da Legambiente: unico elemento non previsto dal progettista e che, pertanto, non è stato possibile organizzare, è il piano dei diserbi. Questo fatto ha purtroppo determinato l’insorgenza delle erbe infestanti sulle mellifere. Questi dati sono facilmente riscontrabili dagli atti pubblicati sul sito del Comune (sezione Amministrazione trasparente). E’ comunque intenzione dell’Amministrazione farsi carico di un ulteriore intervento migliorativo a partire dal prossimo anno con un apposito stanziamento a bilancio. Detto ciò, mi preme sottolineare la strana tempistica che ha acceso i riflettori sul parco della Memoria: in data 24 ottobre è stata presentata un’interrogazione a risposta scritta (inviata all’amministrazione il 3 novembre) nella quale il consigliere del gruppo di opposizione Trecate Domani Raffaele Sacco ha fatto riferimento al fatto che “il Circolo di Legambiente denuncia pubblicamente l’incuria e la mancata manutenzione del suddetto Parco, in particolare in relazione alle potature e alla tutela delle specie mellifere”. E’ però solo di diciotto giorni dopo (e cioè l’11 novembre) il comunicato con il quale il Circolo di Legambiente interviene pubblicamente sulla questione del parco della Memoria. I due scritti coincidono in maniera a dir poco stupefacente in merito ad alcune osservazioni sul piano tecnico: quadrano i contenuti, sui quali appare evidente che ci sia stato un confronto tra il consigliere e il Circolo, ma non quadrano i tempi rispetto ai quali il Circolo è pubblicamente intervenuto. Il che ci fa pensare, ancora una volta, che il consigliere Sacco o abbia incredibili doti divinatorie, o che non ci si sia accordati in maniera sufficientemente chiara (e la cosa mi spiace, perché questo non è agire a tutela dell’ambiente, ma fare politica e, per giunta, di basso livello) rispetto ai tempi delle due iniziative, o che, ancora una volta, al consigliere Sacco sia sfuggito qualcosa".