Galliate - L'apprensione con cui la cittadinanza Galliatese sta vivendo la vicenda del futuro dell'Ospedale Cittadino pone in evidenza quanto questo tema sia centrale e delicato. Se ne è discusso la sera di martedì 18 ottobre in un Consiglio comunale aperto richiesto dal centrosinistra galliatese, in cui ha partecipato il commissario dell’Azienda Ospedaliera Maggiore di Novara; la senatrice Franca Biondelli e l’onorevole Elisabetta Rampi, impegnate a Roma nei lavori parlamentari ma sempre vicine al territorio novarese, intervengono sulla vicenda: “Le risposte tecniche che sono pubblicamente pervenute dalcCommissario dell’Ospedale non possono tranquillizzarci, riferendosi soltanto alla gestione passata ed al breve periodo dell’Ospedale; al contrario, a confondere ancor di più la già delicata situazione, vi sono piani regionali controversi e farraginosi, non condivisi e non attenti ai bisogni dei cittadini. L’assenza del governatore piemontese (e nativo galliatese) Roberto Cota nonché dell’assessore alla Sanità, fa pensare alla mancanza di strategie politiche a mediolungo termine o peggio ancora alla non volontà di confrontarsi con i cittadini, rimanendo chiusi nei palazzi, e dire chiaramente quali scelte strategiche si faranno sulla sanità”.
“Ho ricevuto numerose segnalazioni – continua la democratica Biondelli - sia da parte di cittadini che di operatori, che denunciano con forza l’assenza di risposte politiche pervenute e le criticità che deriverebbero dallo smantellamento di alcuni reparti o, peggio ancora, da un progressivo svuotamento della struttura ospedaliera preludio di una chiusura. Sono cosciente che una razionalizzazione delle strutture, volta a contenere gli sprechi e a fornire un servizio migliore specifico è la strada per il futuro, ma non ciò non deve coincidere con una contrazione dei servizi di eccellenza, come quelli erogati Galliate: già diversi anni fa, in maniera coerente a quanto affermo oggi, avevo sostenuto con forza il ruolo fondamentale di questo presidio e mi ero opposta fermamente a eventuali ridimensionamenti”. La conclusione di Elisabetta Rampi è rivolta direttamente a chi si trova nelle stanze dei bottoni: “Auspico ora un intervento forte dalla Regione Piemonte e dal Ministero della Salute, cui è già stata presentata un’interrogazione, che schiarisca le nubi sul San Rocco di Galliate: si dica chiaramente che la salute dei cittadini è una priorità nell’agenda politica, si dica chiaramente quale specialità verranno programmate e quanto si investirà nei prossimi anni”.