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Bonus (o malus) e la risposta del sindaco Ferrari

Galliate - Riceviamo e pubblichiamo la risposta del sindaco di Galliate, Davide Ferrari, alle critiche della segreteria cittadina del Pd.

Che il nuovo segretario del PD locale vivesse fuori dal tempo lo avevamo dimostrato... ma che vivesse anche fuori dallo spazio è nuova. 

Chi ha fatto cosa - Alla riunione in Regione infatti erano presenti il sottoscritto (che ha postato proprio su Facebook una foto in diretta dell'incontro con Cota e Ghiglia... eccola), il Sindaco di Trecate e quello di Romentino e diversi funzionari dei comuni: che c'entra Cerano solo il povero Pomella lo sa.

Ed è grazie all'interessamento del sottoscritto (pubblicamente riconosciuto anche dal Sindaco di Trecate) che le cose hanno avuto una accelerazione il 29 luglio scorso con la delibera di giunta regionale di assegnazione dei fondi e con la successiva liquidazione della prima tranche a dicembre.

I costi amministrativi - Tralascio il puerile tentativo di mettere zizzania tra assessori e sindaco, ed entro nel merito dei criteri di riparto dei costi. La cifra di circa 200.000 euro trattenuta a copertura delle spese di gestione del Bonus è ripartita in due parti: la prima a copertura delle spese vive: personale, software, organizzazione, necessarie non solo nelle fasi di consegna, del bonus ma anche nella fase di studio del processo pre e post consegna. Non è infatti facile prevedere tutte le casistiche possibili, i comportamenti della gente, i meccanismi per eliminare le code, le verifiche su banche dati estremamente disomogenee. La seconda parte invece è stata utilizzata per gli investimenti necessari ad attrezzare la sala consigliare con la copertura wi-fi, per l'acquisto di PC e di altre strumentazioni. Strumenti che non sono fine a se stessi, ma serviranno anche dopo le operazioni di distribuzione e che ci lasceranno in eredità un castello coperto dal wifi che potrà essere spendibile in altre occasioni. Ovviamente tutto questo è stato ampiamente spiegato al Consiglio Comunale il 29 settembre scorso... Pomella non c'era? O non era attento?

Il risultato è che il costo per pratica (cioè gli euro spesi in costo amministrativo per bonus rilasciato) è identica, guarda un po', ai conti fatti dal suo amico Ruggerone. Ai fini pratici invece l'operazione sta filando liscia e i cittadini stanno elogiando la macchina organizzativa messa in campo.

Le associazioni - Se il nostro distratto amico Pomella avesse partecipato (come alcuni suoi colleghi consiglieri) alla riunione fatta con le associazioni lo scorso novembre, in cui ho illustrato i criteri di riparto, avrebbe scoperto anche le basi legalli sulle quali abbiamo costruito il sistema. Si tratta del codice civile, artt.1236 (Dichiarazione di remissione del debito) e art. 796 (la Donazione). Pomella mi accusa di malafede o superficialità. Io dico che il Codice Civile parla chiaro dal 1942

In realtà dietro alla possibilità di donare alle associazioni c'e' il tentativo di redistribuire piu' equaente le risorse che vengono assegnate a Galliate: tante sono infatti le associazioni di volontariato, sportive e culturali potenziali beneficiarie del bonus. Maggiori sono le risorse dirottate verso di esse e maggiore sarà la ricaduta in servizi per i cittadini piu' deboli ed in generale per il territorio. Pomella non vede questa opportunità, ma preferisce che vada tutto in ossido di carbonio, con buona pace dei principi ecologisti di sinistra. Evidentemente tutto fumo anche quelli. 

I due buoni e l'anticipazione di cassa - Abbiamo anticipato una parte dei soldi, sebbene non siano ancora arrivati tutti dalla Regione, per un motivo ben preciso... I galliatesi aspettano questi fondi da tre anni! Abbiamo valutato il rischio di esposizione di cassa dovuti ad una distribuzione anticipata ed abbiamo deciso che il rischio era sopportabile e l'eventuale costo minimo. La decisione unanime è stata quella di usare parte della cassa del Comune per anticipare il bonus ai galliatesi. Pomella d'altronde dovrebbe sapere come funziona il bilancio del comune. Il Comune di Galliate ha infatti cassa a sufficienza per anticipare questa cifra, a fronte di un credito certo liquido ed esigibile come quello scritto in una delibera di giunta regionale. Queste cose ovviamente Pomella dovrebbe conoscerle... se fosse stato attento nei Consigli comunali in cui si parlava di numeri.