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Capoccia e quel Bilancio cui non era d'accordo

L'ex vice sindaco spiega perché si sentiva messo in disparte dall'Amministrazione Binatti
Giorgio Capoccia

Trecate - Di Giorgio Capoccia nell'ultimo anno si è scritto di tutto (e forse di più): dal 'caso dei pacchi' con il centrosinistra all'attacco per aver 'barattato' i pacchi destinati ai bisognosi con il pagamento da parte della ditta Markas del cachet degli ospiti della Festa del Riso e degli antichi sapori, all'esclusione dalla Giunta Binatti, che ha comportato uno spaccamento interno e la fuoriuscita - di fatto - di alcuni consiglieri dalla maggioranza. Polemiche a non finire, qualche 'carta bollata' e anche indagini della Magistratura per capire se ci fossero gli estremi per un'indagine, poi archiviata dalla stessa Procura. Ora l'esponente di Forza Italia - è il coordinatore cittadino di un gruppo che in Consiglio ha due elementi, Antonio Vilardo e il presidente del Consiglio comunale Andrea Crivelli, oltre alla vicinanza politica di Lorenzo Volontè della lista civica Cambiamo Trecate - ha di recente pubblicato una sorta di memoriale, nel quale spiega i motivi per cui è stato di fatto 'espulso' dall'Amministrazione comunale. Nella prima parte dello scritto cita un consigliere della maggioranza, Giovanni Varone (lo scritto è reperibile in alcuni scritti e nella pagina Facebook dello stesso Capoccia). Nella seconda c'è una 'spiegazione' di carattere politico e coinvolge l'organizzazione di Streetgames, kermesse sportiva che nel 2017 ebbe la prima edizione e che sarà ripetuta anche la prossima estate.

"Dopo aver fatto chiarezza sulla mia posizione in merito alla vicenda che mi ha visto mio malgrado coinvolto, ma che sono state smentite con l’archiviazione e la cancellazione di tutte le dicerie e accuse, spinto dai tanti che in questi mesi mi hanno creduto e sostenuto, ho deciso di spiegare una parte delle reali motivazioni politiche che hanno portato Binatti a montare un caso mediatico e a revocarmi da Vice Sindaco di Trecate. Già nel luglio 2016, periodo dell’insediamento in maggioranza, alcune componenti civiche e partitiche dimostravano ostilità sul gruppo di Forza Italia e su i suoi rappresentanti, tuttavia per il bene comune si faceva finta che tutto era come si sarebbe voluto e si cercava di dare il massimo contributo amministrativo. Il sottoscritto ha sempre fatto della correttezza e del rispetto delle regole un proprio punto fermo e, pertanto, ha sempre stigmatizzato comportamenti che non fossero in linea con tale principio, anche se provenienti da persone appartenenti alla stessa compagine politica o amministrativa. Ciò è avvenuto anche nel corso della mia esperienza quale Vice Sindaco. Ad esempio, in diverse occasioni ho manifestato, direttamente a Binatti ed in presenza di consiglieri vicini a Forza Italia, il mio disappunto in merito ad alcune condotte del consigliere Varone. Nel corso dell’esercizio finanziario successivo, il capitolo di bilancio relativo al pasto insegnanti, venne ridotto per circa 15.000 euro. La stessa somma che, guarda caso, fu destinata a finanziare l’evento degli Streetgame 2017, evento che, come noto, fu fortemente voluto dal consigliere Varone. Non è un mistero che aver impoverito quel capitolo di bilancio per 15.000 portò ad una revisione in aumento piano tariffario della ristorazione scolastica. Anche in quell’occasione dovetti accettare l’imposizione dei gruppi di maggioranza avversi a Forza Italia. Purtroppo, non sono state le uniche volte nelle quali mi sono trovato, spesso quasi da solo, ad evidenziare queste ed altre condotte che, se pur formalmente legali, stridevano fortemente con l’etica che dovrebbe guidare chi è chiamato dai cittadini ad amministrare. Non entrerò nel dettaglio dei singoli casi che ho menzionato, riservandomi eventualmente di farlo in un secondo momento, anche perché in queste righe ho voluto solo spiegare gli episodi chiave che hanno portato il sottoscritto a essere posto ai margini di una maggioranza, di cui non mi sono mai sentito parte integrante. Certo che ci sarà una delirante replica, inizierò a metter giù alcuni appunti che porranno ulteriori chiarimenti su chi amministra la nostra città e, ahimè, anche la nostra provincia".

Diciamo che Binatti (con Varone) e Capoccia se prima si volevano 'poco bene', ora non se ne vogliono per nulla...

Gianmaria Balboni