Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Capoccia, consigliere comunale di opposizione in risposta a quanto scritto nei giorni scorsi dalle colleghe di minoranza Emanuela Cazzadore e Anna Uboldi: "Stimatissimo Direttore, gradirei fare chiarezza, sulla descrizione fatta da alcune colleghe consigliere di minoranza del Comune di Trecate, nell'articolo pubblicato il 7 settembre su Free Novara. Dopo aver letto la frase "Nel 2017 Binatti si fida del suo vice Capoccia salvo poi, nello scandalo dei pacchi per i poveri barattati col concerto di Jo Squillo, cacciarlo via come unico responsabile del disastro (anche mediatico)", cercare di capire cosa realmente volessero dire o fare capire ai lettori le due Consigliere con l'affermazione virgolettata. Spiego, Binatti revoca il 28.02.2018 il sottoscritto Capoccia Giorgio dalla carica di Assessore e Vicesindaco, così come riportato nel documento di revoca, semplicemente motivando con "perché viene a mancare la fiducia". Frase che normalmente si scrive sui documenti (tutti) di revoca, quando si parla di incarico fiduciario. Adesso sarebbe interessante capire cosa vogliano dire con "cacciarlo via come unico responsabile del disastro", precisamente sarebbe utile capire a quale disastro si riferiscano. Credo sia stato abbastanza evidente, come da sentenza di archiviazione, nonché dalle varie dichiarazioni pubblicate sui vari quotidiani che, non si sia mai ipotizzata alcuna azione fraudolenta o non conforme a quanto la legge stabilisce, anzi la stessa maggistratura, nelle motivazioni di archiviazione, riconosce apprezzamento al mio operato, con un breve passaggio, viene chiarito che, se non avessi, come avete scritto voi Consigliere "barattato" le offerte commerciali, avrei arrecato un danno all'Ente. Ancora doveroso fare un appunto sulle responsabilità attribuite per la chiusura dell'ex casa di riposo. Come ampiamente detto e dimostrato, sono ancora in possesso di documentazione probatoria, la struttura di via fratelli Russi chiuse nel 2017, perché alcun intervento strutturale fu mai fatto dalle amministrazioni negli anni precedenti, quindi nel corso del mandato del Centro Sinistra. La struttura presentava criticità, e dopo pochi mesi dall'inserimento della giunta di centro destra (io ero l'assessore ai Servizi Sociali), sarebbe stato impossibile reperire risorse per oltre 100.000 euro per fare i lavori strettamente necessari a chiedere una ulteriore proroga per mantenere aperta la struttura. In democrazia è legittimo esprimere il proprio pensiero, ma bisogna avere il buon senso di raccontare i fatti senza leziosità e con i giusti approfondimenti".