Galliate - Riceviamo e pubblichiamo da Bob Caprai, consigliere comunale a Galliate, referente locale del MoVimento 5 Stelle: "Qualcuno, dopo l’incontro pre-elettorale con le associazioni, ricorda ancora che avrei voluto perseguire obiettivi sociali chiedendo supporto a una fondazione che per esperienza, per il know how per i successi ottenuti nel sociale avrebbe dato dare un contributo organizzativo non trascurabile. Da un lato c’era da tutelare il buon nome di una fondazione legata a un personaggio televisivo che andava esclusa da una competizione politica bassamente strumentalizzata, dall’altro l’impossibilità per i pentastellati di associare il proprio simbolo a chicchessia ma piena libertà di collaborare, esclusivamente sui punti di interesse comune, con chiunque. Una collaborazione temporanea su un tema particolare, prima delle elezioni, sarebbe stata decontestualizzata e ingigantita. Fortunatamente non tutti dimenticano quello che si è detto in campagna elettorale ed è un piacere chiarirlo anche se seduto nei banchi della minoranza. Qualcuno è stato sorpreso, qualcuno ne era certo che la fondazione che reputo un punto di riferimento, che seguo e che ho contattato, fosse la Fondazione Mike. A quasi 5 anni dalla scomparsa del personaggio più celebre della televisione italiana la famiglia Bongiorno ha già realizzato meritevoli opere che potrete trovare sul sito fondazionemike.it: Casa Allegria e i due Social Market sono realtà mai pubblicizzate abbastanza. Referente di questa fondazione è, in primis, Niccolò Bongiorno. Il mio non è un canale di contatto privilegiato, ne personale ne, a maggior ragione, politico. Ho conosciuto Mike a 18 anni e mi ha sempre permesso di stargli vicino per seguire la sua attività negli studi di Cologno Monzese. Mi ha sempre indicato una via, una televisione rispettosa del pubblico, alle volte non culturale ma nozionistica, certamente, ma mai idiota, arrogante o supponente. Poi il degrado ha preso piede e il senso comune ci ha portato ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La cacciata in malo modo da Mediaset di una persona di quel calibro, asseriva che avrebbe continuato anche gratuitamente, è stata la definitiva fine di un periodo televisivo semplice e ingenuo quanto volete ma mai superficiale, banale e indecente come adesso. Ci sarebbero tanti ricordi divertenti da raccontare ma questa non è la sede opportuna, corre l’obbligo di un plauso alla Fondazione Mike che si oppone a chi ha perso il senso del bene comune, a chi pensa al proprio orticello ma porta una nota positiva, di speranza".