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CASA DELLA CULTURA ARABA. POSIZIONE UFFICIALE DELL'AMMINISTRAZIONE GALLIATESE

Il sindaco di Galliate Davide Ferrari

Galliate - "In merito alle voci circa l’apertura di una casa della cultura araba a Galliate - affermano il sindaco Davide Ferrari e l'assessore alla Sicurezza Claudiano Di Caprio (entrambi della Lega Nord) - l’amministrazione precisa le seguenti: 1) I responsabili della neonata associazione “Casa della cultura Araba” (con sede a Galliate) hanno richiesto verbalmente in passato la possibilità di accedere a locali di proprietà comunale, vedendosi negata la richiesta. 2) Gli stessi responsabili hanno quindi affittato da un privato cittadino, dei locali commerciali, firmando un regolare contratto, depositando in comune sia il contratto di affitto che una copia dello statuto associativo dal quale si evince che l'attività svolta è di tipo culturale e non religioso. 3) Per questo motivo, il rapporto tra l’associazione “Casa della Cultura Araba” e il proprietario dell’immobile si configura all’interno del diritto privato, su cui l’amministrazione ha poteri limitati al controllo del rispetto delle condizioni igieniche relative alla salute pubblica, delle normative edilizie e urbanistiche. 4) L’amministrazione ha quindi provveduto ad effettuare tutte le opportune verifiche di tipo igienico, urbanistico, ed edilizio sull’immobile in oggetto ottendendone per il momento riscontri positivi. L’amministrazione continuerà comunque ed effettuare periodici controlli anche nei mesi futuri. 5) Nel contempo l’amministrazione, segue con attenzione le attività coordinate tra i locali comandi di Polizia Minicipale e Carabinieri finalizzate al quotidiano mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in modo da avere costantemente un quadro il più attendibile possibile sulla reale situazione e fronteggiare l’insorgere di qualsivoglia allarme nella popolazione”. 6) Facciamo notare che i poteri dei Sindaci e degli assessori competenti sono limitati e non contemplano la possibilità di impedire lo svolgimento di tali attività associative in quanto svolte all’interno del diritto privato e comunque rispettose della leggi italiane. Ci auspichiamo che in futuro lo Stato Italiano conferisca questi poteri in capo alle amministrazioni locali. 7) Assicuriamo la Cittadinanza che nel caso si dovesse verificare qualsiasi tipo di violazione delle normative vigenti (edilizia, urbanistica, igiene pubblica e sicurezza pubblica), l’amministrazione e le forze dell’Ordine reagiranno con prontezza e determinazione. 8) Auspichiamo che la neonata associazione si dissoci in maniera perentoria e convinta da tutti gli atti di terrorismo caratterizzati dalla matrice estremista islamica e rivendicati sotto la bandiera dell'ISIS".