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Casellino tra sottolineature e buonsenso

Tiziano Casellino

Trecate - Tiziano Casellino nella vita di tutti i giorni è uno stimato professionista (ingegnere). Ma da tempo, forse da sempre, ha tra le sue passioni più forti quella della politica. Da una ventina d’anni è tra i protagonisti della scena trecatese, essendo stato eletto sempre nelle fila del centrodestra con Forza Italia prima e Pdl poi. Da notare che nelle elezioni amministrative del 2011 è risultato essere il candidato più votato del partito di Berlusconi, mentre nella legislatura precedente (con sindaco Zanotti Fragonara) ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio comunale, in sedute anche piuttosto vivaci tra componenti della stessa maggioranza. Discussioni che portarono alla sfiducia del primo cittadino e all’arrivo del commissario prefettizio. Ma oggi come vede la politica trecatese? “Quello che più mi preme dire è che credo sia sbagliato l’atteggiamento di alcuni componenti dell’opposizione. Il vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, pronti a criticare tutto e tutti senza provare a dare qualche soluzione ritengo sia il modo peggiore per approcciarsi alla politica. La mia convinzione è dettata anche dal fatto che la gente vuole risposte alla difficilissima situazione economica in cui viviamo. Ma di certo non si può dire che è tutto solo nero e negativo!”.

Facciamo alcuni esempi? “Beh, se mi parlano di opere pubbliche e di viabilità, come non si può apprezzare via Ferraris che oggi si presenta con un’illuminazione davvero notevole ed esteticamente bella. Ma credo che i colleghi dell’opposizione sbaglino soprattutto quando criticano l’Amministrazione Ruggerone sul tema della sicurezza”.

In che senso? “Quando è stato approvato il consorzio intercomunale della Polizia Municipale con Cerano e Sozzago ci si è scagliati contro il sindaco, portando la questione ad un mero studio sul chilometraggio delle vetture PM, sui turni da compiere, sulle competenze degli ufficiali. Ma non si è voluti andare oltre e vedere che con questo accordo finalmente arrivavano gli investimenti per l’acquisto di un moderno e funzionale impianto di videosorveglianza. Gli effetti si sono visti da subito: vetture senza collaudo o addirittura senza assicurazione, per non parlare di quelle rubate, che solo attraverso la lettura della targa vengono fermate immediatamente dalle forze dell’ordine. Ditemi voi se non è un fatto positivo! Mi metto nei panni di chi ha un incidente con un mezzo non assicurato: non è un bene che si prevenga attraverso la videosorveglianza? E poi non dimentichiamoci che le vetture risultate rubate e fermate da Polizia Municipale o Carabinieri (fondamentale la collaborazione tra loro) il più delle volte venivano utilizzate per compiere reati come furti o rapine. Quindi è tutta una bufala che Trecate è il Bronx! Per la carità ci sono ancora problemi, vedi il ‘colpo’ all’Ubi Banca di pochi giorni fa, ma i crimini sono esponenzialmente diminuiti e questo la gente lo sa e lo avverte. Dire il contrario significa essere fuori dalla realtà e avere poco polso della situazione. E questo in termini elettorali lo paghi…”

Quindi non si riconosce più in un’opposizione composta, tra l’altro, da componenti di Forza Italia, il suo partito? “Non mi riconosco più in chi ragiona solo in termini di contrapposizione ‘destra contro sinistra’. È ora di andare oltre certi steccati e guardare ai veri problemi della gente e di Trecate. Il buonsenso non è né di destra e nemmeno di sinistra; con questo non significa che tutto quel che fa Ruggerone ora va bene, anzi. Ma nemmeno che tutto, ma proprio tutto quel che propone la sua amministrazione sia da buttare alle ortiche…”

Che cosa farà Casellino l’anno prossimo per le elezioni 2016? “Sinceramente non ho ancora deciso. Di certo con un gruppo di amici cercheremo di proporre un’idea di politica diversa, forse più pragmatica, legata alla soluzione dei problemi e a presentare proposte fattibili e realizzabili. Tutto il resto non fa parte del mio bagaglio professionale e culturale. E non ho alcuna intenzione oggi di iniziare a fare politica ‘contro a prescindere’. Non fa per me”.

Gianmaria Balboni