Trecate - "Abbiamo letto con interesse - scrivono i consiglieri d'opposizione Federico Binatti, Giorgio Capoccia, Tiziano Casellino e Andrea Crivelli - il comunicato stampa trasmesso dall’Ascom in data 3 aprile dall’eloquente oggetto “Sei ‘casette’ per rilanciare Trecate? Beata ingenuità!”, in cui l’Associazione di categoria dei commercianti avanza dei dubbi sull’operato dell’assessorato al Commercio della Città di Trecate: in particolare, viene sottolineato come non vi sia chiarezza su chi sia il soggetto organizzatore delle iniziative che vedono utilizzate le ormai note “casette” di legno. Inoltre, non sarebbe chiaro neppure con quale criterio vengono assegnati gli spazi: infatti qualora a utilizzarle fossero commercianti e produttori provenienti da fuori Trecate non solo non sarebbe commercialmente produttivo utilizzarle, ma persino creerebbero un’indebita concorrenza alle attività trecatesi. Che anche l’Associazione che rappresenta gli esercenti trecatesi ponga questi problemi, avvalora quanto da noi ripetutamente sostenuto in merito a tali “casette”. Già a fine novembre, infatti, non appena acquistate, ci eravamo interrogati sulla reale utilità di spendere 7.000 € in questo modo. Il “villaggio natalizio” proclamato si è rivelato – a nostro giudizio – più che altro un insieme di “case sparse”, sebbene probabilmente l’assessore al Commercio l’anno prossimo potrebbe anche enfaticamente definirla una “metropoli”… Ma sempre di sei casette di legno si tratta. In risposta a questa nostra interrogazione, il 25 novembre scorso il sindaco aveva garantito come “queste strutture, al termine del periodo natalizio, saranno oggetto di una apposita regolamentazione per il loro uso da parte di altri Settori comunali o da parte di associazioni richiedenti di Trecate. Si potrà anche stabilire, come avviene per l’uso di altri beni di proprietà comunale, una adeguata cauzione per la salvaguardia della loro integrità o un eventuale canone di concessione” e si ribadiva poco oltre “Comunque, come già detto, si procederà all’approvazione di norme di utilizzo chiare ed efficaci”. Proprio in merito a tale promessa, che stava a cuore evidentemente non solo a noi quattro consiglieri ma anche ai commercianti rappresentati dall’Ascom, abbiamo ritenuto opportuno presentare un’ulteriore interrogazione, alcune settimane fa, proprio per sapere perché dal 1° aprile sarebbero state nuovamente utilizzate le casette senza aver approvato né discusso, a quanto ci risulta, alcun regolamento. Da novembre ad aprile di tempo ce n’è stato più che a sufficienza, ma non si è mai più neppure discusso di una regolamentazione. Perché tale omissione da parte dell’assessorato al Commercio? A seguito del sopra citato comunicato dell’Ascom abbiamo ritenuto pertanto di presentare un’interrogazione a risposta orale che verrà discussa in Consiglio comunale per avere una formale risposta da parte dell’Amministrazione in merito ai fondamentali quesiti posti dall’Associazione: perché l’Amministrazione non coinvolge l’Ascom con un costante e proficuo contatto, dialogo e collaborazione? Chi è il soggetto organizzatore delle iniziative che vedono l’utilizzo apparentemente senza regole delle “casette”? Se invece vi sono dei criteri, chi e come li ha stabiliti?"