Galliate - "Ringrazio l'amico Sandro Fonio - scrive il consigliere comunale Lorenzo Rebecchi (Idv) - per la preziosa testimonianza e per il coraggio con cui ha voluto portare alla ribalta il problema del lavoro. Si potrebbe dire che ha perso il posto di lavoro "per legge". E' stata modificata la normativa sul lavoro a chiamata diretta innalzando l'eta da 45 anni a 55 anni. Invito ovviamente tutti voi a leggere l'articolo pubblicato su La Stampa http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/15892/. E' una legge senza senso, che va nella direzione sbagliata. Questa norma rientra nel preciso disegno di rendere il lavoro sempre meno sicuro, garantito e giustamente retribuito, pensando erroneamente che le imprese assumano di più. Infatti, le statistiche dicono l'opposto. Si dovrebbe andare nella direzione di dare maggior certezza al lavoro, di difendere i livelli salariali e di creare nuova occupazione, si procede a far pagare il conto della crisi economica ai lavoratori, vittime innocenti degli effetti devastanti dell'attuale crisi economica. In altre parole, le difficoltà finanziarie, che vive il nostro paese, vengono scaricate ancora una volta sulle spalle della povera gente. Il Ministro Fornero non pare preoccuparsi di rilanciare l'occupazione, anzi sembra che si sia prodigata per distruggerla. D'altronde cosa potevamo pretendere da chi ha avuto il coraggio di dire in Parlamento che il lavoro non è un diritto, dimostrando di non conoscere la carta costituzionale. E meno male che lo chiamavano il governo dei tecnici. Alla faccia dei Professori. Pensa che volevano convincerci che senza di loro non potevano sopravvivere. E si vede dai risultati".