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CAZZADORE E UBOLDI: LETTERA A BINATTI

Anna Uboldi ed Emanuela Cazzadore

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dalle consigliere comunali d'opposizione Anna Uboldi ed Emanuela Cazzadore: "'Carissimo Pinocchio' (scandivano le parole di una nota canzone per bambini) Sindaco Federico Binatti e colleghi consiglieri di maggioranza, la vostra ingiustificata e ingiustificabile assenza al Consiglio comunale di mercoledì scorso è una mancanza di rispetto verso la minoranza e verso il diritto di presentare mozioni (peraltro condivise e costruttive). Ma, ancora più grave, denota una mancanza di rispetto ai cittadini di Trecate. Che brutta scena non presenziare ai lavori per cui siete stati eletti rimanendo chiusi nella stanza accanto! E, se non avete ancora chiara la gravità di questa decisione, vi basterà parlare con le persone comuni, leggere qualche post, insomma mettervi in sintonia con la città. Nessuno ha compreso la vostra scelta.  Inoltre, avete diffuso un comunicato stampa ma, come si dice, la toppa è peggio del buco. Infatti ritenete fondamentale “che i lavori del Consiglio si svolgano… su tematiche utili alla comunità”. E vi dite “disponibili al confronto su questioni concrete e di reale interesse”. Parole che lasciano sconcertati per quanto sono lontane dalla verità. Un esempio concreto? Forse non lo sapete ma quella sera una mozione chiedeva di “aprire un tavolo sulla sicurezza in città e ripristinare il controllo a piedi in centro città” delle Forze dell’Ordine. Siete in grado di immaginare un tema più di interesse per i cittadini? Basta pensare ai recenti furti e incursioni nei negozi. Noi vi abbiamo chiesto di parlarne pubblicamente, per trovare soluzioni concrete. Ma voi siete spariti, dimostrando di non essere interessati alla nostra città, né di meritare di  rappresentarne i cittadini, oramai esausti dalla vostra superficialità. P.S.: deplorevole ancora una volta il comportamento di Giorgio Ingold, presidente del Consiglio comunale che ha giurato di essere imparziale davanti ai cittadini: almeno lui avrebbe dovuto presentarsi in aula e svolgere il suo incarico. Invece, stavolta più che mai ha mancato di rispetto al ruolo che ricopre, piegandosi a interessi di parte".