Trecate - Incontro con la stampa nel primo pomeriggio di martedì 28 novembre al circolone in via San Cassiano per il gruppo di centrosinistra che siede in Consiglio comunale. I consiglieri Pier Paolo Almasio (Nel cuore di Trecate), Filippo Sansottera, Marco Uboldi e Pietro Campa (Pd) non hanno usato mezzi termini per criticare l'azione dell'Amministrazione retta da Federico Binatti, puntando l'indice soprattutto sul suo vice, Giorgio Capoccia, che ha la delega a Cultura, Istruzione e Servizi sociali. "Il Consiglio Comunale di domani 29 novembre 2017 è definito “straordinario” solamente per un vincolo regolamentare legato al periodo di convocazione, ma avrebbe potuto esserlo per davvero se finalmente fossero stati messi all’ordine del giorno i temi di grande rilevanza che giacciono da tempo sul tavolo dell’amministrazione Binatti a Trecate. E invece l’unico punto sostanziale, è l’ennesima variazione del bilancio di previsione 2017, necessaria per l’improvvida decisione della maggioranza di considerare spendibili i fondi rivenienti dal bonus carburante ben sapendo che la disponibilità in tempo utile era tutt’altro che certa. E così si corre ai ripari con un ulteriore taglio alla spesa sociale di ben 121.000€ al capitolo “assistenza sociale agli indigenti e inabili al lavoro”. Quando si tratta di far quadrare i conti le ricette della destra sono sempre le stesse: farli pagare ai più deboli, fregandosene altamente degli impegni presi in campagna elettorale e formalizzati nel DUP. Nulla invece verrà dibattuto, né deliberato, in merito alle altre grandi criticità che dovrebbero essere nell’agenda dell’amministrazione, ma delle quali non vediamo traccia né nei lavori delle varie commissioni né tantomeno nel dibattito consigliare".
Ma veniamo agli argomenti 'caldi'.
SPT: "Negli scorsi mesi abbiamo combattuto una battaglia in consiglio comunale per evitare che l'Amministrazione assistesse inerte al passaggio della gestione dell'acqua dalla nostra SPT ad Acqua Novara VCO. E' pur vero che una sentenza ha stabilito che il passaggio deve avvenire, ma nulla ha detto i merito alle modalità di questo percorso. Abbiamo pertanto presentato un'interrogazione al sindaco per avere informazioni in merito, preoccupati delle ricadute che il passaggio comporterà, in termini di aumento dei costi per i cittadini e di diminuzione dei servizi. La risposta ci ha sconcertato. A tutte le domande in merito ai costi aggiuntivi delle tariffe a ai tempi di adeguamento, al mantenimento dello sportello a Trecate, alle ricadute sul bilancio comunale, alla sorte dei dipendenti, la risposta del sindaco (o chi per lui) è stata: il tutto è stato oggetto di precedente trattativa, ora in via di definitiva soluzione. In parole povere: il Comune non ha concordato nulla, se non la supina accettazione del desiderio di Acqua Novara, che ritiene preferibile la cessione del ramo d'azienda come forma di passaggio. Richiesta prontamente e acriticamente accettata, senza valutare che in questo modo il comune perde qualsiasi potere contrattuale e qualsiasi cosa ottenga sarà solo una benevola concessione della controparte. Noi riteniamo che non si sia fatto il bene della nostra città e che questa vicenda sia stata condotta con grande superficialità e pressapochismo. Le conseguenze saranno pagate, come al solito, da noi cittadini, con aumenti stratosferici delle tariffe e diminuzione dei servizi. Poiché il passaggio alla nuova gestione è previsto col prossimo 1 gennaio, esortiamo il Sindaco a condurre una serrata trattativa al fine di mitigare le conseguenze nefaste da lui stesso provocate".
CISA: "Una lettera dello scorso luglio che segnalava una situazione di squilibrio per i conti del Consorzio Socio-assistenziale di cui facciamo parte, dovuto ad un aumento consistente dei costi, non ha trovato riscontro nelle variazioni di bilancio del comune, restando completamente ignorata dall’amministrazione Binatti. Se a questo si aggiunge il fatto che, a partire dal prossimo 1 gennaio il nostro consorzio verrà fuso con il CISA 24 (consorzio dei comuni della bassa novarese e dell'Est Sesia) è grande la preoccupazione in termini economici e gestionali, anche perché il consorzio citato presenta costi pro-capite superiori ai nostri ed è purtroppo lecito aspettarsi aumenti di costo che andrebbero a sommarsi ad una situazione che si presenta già precaria. Ma anche questo argomento non sembra interessare l'Amministrazione e in particolare all'Assessore preposto (Capoccia) che ha, evidentemente, tutt'altro per la testa (feste, ricchi premi e cotillon). E come sempre le conseguenze per le tasche dei cittadini e per i servizi offerti potrebbero essere molto gravi. Mentre nessuna informazione viene fornita in merito ad un passaggio che dovrebbe avvenire tra poco più di un mese, nelle Commissioni consiliari, dove potrebbe avvenire un utile approfondimento degli argomenti, la maggioranza preferisce portare i regolamenti sul burka e sulle deiezioni canine che l'assessore Pasca ritiene essenziali per la sicurezza della nostra città. Anche in questo caso chiediamo con forza che vengano fornite informazioni alla cittadinanza e ai consiglieri comunali: sono questi gli argomenti di cui si dovrebbe discutere ed aprire un confronto".
VIABILITA’: "Le variazioni alla viabilità cittadina, recentemente adottate dall’amministrazione Binatti, hanno già provocato disagi quasi insostenibili in vari punti nevralgici del centro storico ed altri ancora sono prevedibili con il completamento dei lavori di via Matteotti. L’introduzione di nuovi sensi unici e/o la modifica di quelli esistenti sta avvenendo in assenza di un piano organico della viabilità, senza un disegno complessivo studiato negli uffici competenti, senza un dibattuto nelle relative commissioni e infine senza alcuna approvazione in consiglio. Tutto avviene navigando “a vista”, con decisioni unilaterali di giunta, un esempio su tutti: soltanto qualche mese fa si annunciava l’intenzione di invertire il senso unico di via Garibaldi ed oggi si è cambiato idea, immaginiamo su suggerimento dell’unico interlocutore preso in considerazione e cioè i commercianti. La stessa cosa sta avvenendo per via Matteotti: nessuna analisi di impatto sui punti nevralgici, sui disagi introdotti agli automobilisti in transito per le varie direttrici, sui sovraccarichi di traffico indotti su aree ad alta frequentazione pedonale (es. via F.lli Russi, via Cassano, scuole, asilo e chiesa). Non si tratta di condividere o meno l’obiettivo strategico di una città più a misura di pedoni e ciclisti ma, semplicemente di farlo bene e non in modo tanto superficiale da sembrare casuale. In linea teorica è possibile, ma tutt’altro che certo, che anche con questo approccio l’attuale amministrazione riuscirà prima o poi ad ottenere risultati accettabili in termini di viabilità e accessibilità ciclopedonale, ma se avverrà sarà solo il risultato di approssimazioni successive, con grande spreco di risorse pubbliche e dopo aver arrecato inutili disagi ai cittadini".
Infine SOSTEGNO SOCIALE e FESTA DEL RISO: "La Festa del Riso è sicuramente tra le manifestazioni più riuscite dell’amministrazione Binatti, addirittura l’assessore Capoccia dichiara che è stata realizzata a costo zero per il comune: circa 23.000€ totalmente coperti dagli sponsor. Peccato che non sia così, perché almeno 5.800€ sono stati spesi dalla Pro Loco dopo aver ricevuto un equivalente contributo straordinario dal comune e ben 11.500€ sono stati finanziati scontando a Marcas (fornitore del comune per le mense scolastiche) il valore di una serie di servizi di ben altra natura previsti dal contratto di fornitura. Tra questi anche 500 pacchi alimentari da erogare a famiglie indigenti, per un controvalore di almeno 5.000€. In altre parole la Markas è stata indotta dal Comune a pagare la fattura di Jo Squillo, Johnson Righeira e Papa Winnie anziché distribuire i 500 pacchi alimentari alle famiglie bisognose di Trecate. Che l’amministrazione Binatti preferisca le feste in piazza al sostegno sociale è ormai chiaro ma che arrivasse persino a sottrarre gli aiuti ai poveri per finanziarle è veramente sconcertante. Anche da un punto di vista regolamentare siamo convinti che si sia proceduto con una procedura viziata da chiari elementi di illegittimità per i quali stiamo conducendo tutte le verifiche presso le sedi competenti. Ma, da quello più squisitamente etico e morale, ci chiediamo come possa essere tutto avvenuto su iniziativa strettamente personale dell’assessore Capoccia, senza atti di giunta, senza il parere dei tecnici competenti ecc.! Possibile che tutti i consiglieri di maggioranza abbiamo condiviso il metodo ma soprattutto il merito di queste decisioni senza avere il coraggio o semplicemente la dignità di obiettare? Fino a che punto la disciplina di maggioranza può tacitare la coscienza di chi è in buona fede? E fin dove sono disposti a condividere la responsabilità di eventuali azioni illegittime?"
Domande interessanti, attendiamo ora le risposte...