Trecate - Riceviamo e pubblichiamo: "La seduta del Consiglio comunale di martedì 23 aprile a Trecate si preannunciava carica di tensione per la mozione di sfiducia presentata dalla minoranza consiliare, ma secondo i consiglieri presenti (Cazzadore, Sacco, Sansottera e Anna Uboldi - assenti Marco Uboldi e Giorgio Capoccia per motivi di lavoro) «lo spettacolo andato in scena in aula è offensivo dell’intelligenza dei consiglieri tutti e dei cittadini trecatesi». «Oltre a non uscire dall’aula, per correttezza anzitutto nei confronti della sua maggioranza, alla mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco risponde il Sindaco stesso, di fatto autoassolvendosi dalle osservazioni della nostra mozione, basate tutte su fatti oggettivi. E la vota pure. Capiamo che Binatti, dopo la sentenza della Corte dei Conti che lo condanna a rifondere al Comune i soldi spesi dall’Ente per la causa Oriolo, abbia bisogno di sentirsi assolto, ma mai ci saremmo aspettati che a prendere le difese del primo cittadino fosse Binatti stesso» commenta Filippo Sansottera che aggiunge «le argomentazioni del Sindaco sono offensive nei confronti di chi siede in quei banchi e dei trecatesi tutti che sono ben consapevoli di come la gestione personalistica dell’Ente abbia, nel tempo, recato più danno che beneficio alla Città». «La nostra mozione era chiara: il Sindaco Binatti è stato condannato dalla Corte dei Conti, a chiusura di una vicenda durata fin troppo, e deve renderne conto politicamente. Ci saremmo aspettati le dimissioni spontanee che non sono arrivate e perciò abbiamo deciso di mettere per iscritto le motivazioni per cui Binatti avrebbe dovuto essere sfiduciato» aggiunge il consigliere Sacco che ha illustrato in aula il testo della mozione, facente riferimento alle sentenze che hanno coinvolto Binatti e ai continui “rimpasti” di deleghe in Consiglio. «Mi stupisce come, a parte gli interventi “obbligati” del consigliere Manzini e del consigliere Felicetta, l’unico intervento in aula sia stato quello del Sindaco stesso. Se la maggioranza fosse davvero compatta Binatti non avrebbe dovuto difendersi da solo e votare contro la mozione…». «Nelle nostre argomentazioni ci siamo appellate al senso di responsabilità dei membri della maggioranza nei confronti dei cittadini trecatesi. A loro siamo tutte e tutti chiamati a rispondere, prima che agli interessi degli schieramenti politici» dichiarano Cazzadore e Uboldi «ma evidentemente i consiglieri Acciardi, Napoli, Padulo, Salerno, Manzini, Musone, Bricco, Ingold, Felicetta e Cigolini hanno deciso di comportarsi in maniera diversa, salvando il sindaco. Non una parola, solo il click del pulsante per votare». «Continueremo nel nostro impegno per restituire al Consiglio e alla Città di Trecate il rispetto che merita. Alla vigilia del Consiglio avevamo citato ai consiglieri di maggioranza le parole di De André ne La canzone del maggio, adesso possiamo dirlo: anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti».