Cerano - Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di chiarimento sull'applicazione della mini-Imu a Cerano a firma dell'intera Amministrazione comunale.
Perché a Cerano si pagherà la Mini-Imu e in altri Comuni no? Una domanda che si staranno ponendo molti ceranesi e a cui vorremmo dare una risposta.
La manovra approvata dal Governo prevede che "sono tenuti al versamento i proprietari di immobili qualificabili ai fini dell’Imu come abitazioni principali". La Mini IMU non si paga in tutti i Comuni ma solo in quelli (circa 2.500) che hanno deliberato per il 2013 un’aliquota per l’abitazione principale superiore allo 0,4%, e riguarda solo il 40% della parte eccedente l'aliquota base. Il Comune di Cerano aveva portato l'aliquota dell'Imu per l’abitazione principale allo 0,5% già in sede di approvazione dell'IMU (anno 2012) e, con l’approvazione del bilancio 2013, ha confermato tale aliquota. Al momento della predisposizione del bilancio 2013, infatti, l'Amministrazione di Cerano, come del resto tutti i Comuni, non era in grado di conoscere i trasferimenti dello Stato e in particolare quanto sarebbero ulteriormente diminuiti ( dal 2009 al 2012 i trasferimenti al nostro ente sono passati da circa 1.000.000 di Euro a 250.000 Euro). Inoltre non era ancora certa la definitiva cancellazione della seconda rata IMU che poi è avvenuta solo parzialmente. In quelle condizioni di assoluta incertezza, il Comune, dovendo assicurare entrate certe per garantire l'equilibrio di bilancio, non ha potuto fare altro che confermare l’aliquota dello 0,5% sull'abitazione principale. Altri Comuni hanno invece potuto permettersi di lasciare inalterata l’aliquota base indicata dal Ministero, ma molti hanno scelto di portare l'aliquota sulle seconde case, sui terreni, sui terreni edificabili e sugli altri immobili all'aliquota massima dell'1,06%.
Certamente non potevamo immaginare che la seconda rata dell'IMU sull'abitazione principale non venisse completamente abolita, come più volte promesso; pertanto la decisione del Governo di richiedere ai cittadini il pagamento della Mini IMU non è altro che il modo di scaricare sui Comuni l'applicazione di una tassa il cui introito va a coprire il mancato trasferimento di risorse da parte dello Stato.
Insomma, come è accaduto molte volte in questi anni, le leggi statali in ambito fiscale spesso puniscono i comportamenti virtuosi e premiano quelli devianti. Paradossalmente subiamo questa iniqua decisione avendo approvato il bilancio preventivo 2013 nei tempi previsti, pur senza avere idea di quali fossero i trasferimenti statali. Sono premiati invece, per esempio, i Comuni che hanno approvato il bilancio preventivo 2013 nel dicembre dello stesso anno (!) e che godono già di cospicue entrate certe, derivanti per esempio dagli oneri di urbanizzazione o dalle attività estrattive.
Capiamo che l’argomento si presti a facili cavalcate da campagna elettorale da parte di chi probabilmente non conosce bene né il funzionamento di un bilancio pubblico, né i contenuti delle leggi indirizzate ai Comuni. Dal canto nostro abbiamo sempre rimarcato l’assoluta necessità di maggiore chiarezza e stabilità nella legislazione statale e continuiamo a trovare molto ingiusto che non sia possibile spendere le nostre risorse per garantire i nostri servizi, colpa di un tanto decantato federalismo fiscale mai completamente realizzato.
La nostra speranza è che sia data effettivamente la possibilità ai Comuni di applicare una tassazione più equa, che siano finalmente riconosciuti i meriti di Enti, come il nostro, che hanno tenuto in questi anni un bilancio sanissimo. E soprattutto, che sia data la possibilità ai cittadini di pianificare le proprie spese senza doversi trovare sempre da un giorno all’altro a pagare una tassa in più.
L’Amministrazione Comunale