Cerano - Riceviamo e pubblichiamo dalla lista civica ceranese di minoranza, firmato dai consiglieri: Gamoletti Maria Antonella, Frau Agostino, Roccio Carlo e Venuto Paola sulle dimissioni di Eros Pavon: "Proseguono le vicissitudini politiche della maggioranza che amministra Cerano, che si avvia stancamente e sempre più divisa alla fine del proprio mandato elettorale, previsto per il prossimo maggio 2024. Ciò è segno di una delusione che serpeggia sia tra i cittadini che tra i consiglieri comunali. Dopo che nel dicembre 2021 il Sindaco Volpi revocò la carica di vice sindaco ad Alessandro Albanese per assegnarla all’assessore Monica Aina, apprendiamo infatti dai giornali che il 10 marzo il consigliere di maggioranza Eros Pavon, eletto nella lista “Prima Cerano”, ha rassegnato le proprie immediate dimissioni dal Consiglio Comunale. Con lettera indirizzata al sindaco Andrea Volpi, il consigliere Pavon, che lo scorso maggio 2022 già aveva rinunciato alla delega allo sport ed alle Associazioni sportive, ha chiuso questa sua esperienza amministrativa con le dimissioni dal Consiglio. Nella lettera c’è una motivata riflessione sulla sua esperienza, che sottolinea con delusione il fatto che la sua esperienza amministrativa è stata “diversa e a tratti in contrasto dal concetto personale che mi ero inizialmente idealizzato.” Pavon lamenta inoltre “la poca e generale condivisione, coinvolgimento e confronto, condizioni che reputo imprescindibili, considerata l’importanza del ruolo svolto all’interno del Consiglio Comunale” In sostanza il consigliere Eros Pavon, motiva le sue dimissioni con considerazioni prettamente politiche-amministrative, cioè un sistema sbagliato di accentramento delle decisioni solo in pochissime mani. La Lista Civica Ceranese è vicina al consigliere Pavon, condivide le sue motivazione ed a lui va la nostra comprensione e solidarietà. Da parte nostra lamentiamo il fatto che la maggioranza non ha mai interpellato e coinvolto la minoranza neppure su questioni importanti per il nostro paese, a cominciare dalla grave vicenda del possibile nuovo insediamento a Cerano di una azienda per il trattamento di materiali inerti e di rifiuti anche pericolosi".