Galliate - Vittoria al fotofinish per Claudiano Di Caprio che nel ballottaggio la spunta sul rivale Emanuele Zuin e diventa il nuovo sindaco di Galliate. Succede a Davide Ferrari con il quale condivide un'amicizia di lunga data, il fatto di essere entrambi della Lega e classe 1969 (come l'assessore Corrado Frugeri del resto). Il recupero di Emanuele Zuin, sostenuto al ballottaggio oltre che da Pd e civiche anche dall'ex vice sindaco Flora Ugazio, è stato quasi completo, ma è mancato quello sprint, circa 200 voti, che hanno fatto pendere l'ago della bilancia sul centrodestra, in particolare sulla Lega che porta a casa molti consiglieri e anche esponenti nella prossima giunta municipale, in cui il giovanissimo Mirko Lombardo vestirà la carica di vice sindaco. Nelle dodici sezioni la prima ad essere scrutinata ha dato un piccolo vantaggio a Zuin, poi è stato un crescendo rossiniano per Di Caprio, salutato alla fine dal boato dei suoi che attendevano notizie dal plesso delle Elementari. Il nuovo sindaco è stato salutato con un abbraccio da Ferrari e dagli altri amici e sostenitori; un applauso anche a Zuin che si è complimentato con il neo primo cittadino e che ha avuto anche un tributo dai suoi per il recupero quasi completo del discatto rimediato al 1° turno. Pesano sulla sconfitta del centrosinistra l'alta astensione (ha votato circa 1 galliatese avente diritto su 2) e soprattutto il non coinvolgimento di Cosimo Bifano del Psi (Galliate Condivisa), che con il 5% ottenuto due settimane fa avrebbe determinato il definitivo sorpasso. Proprio la battuta di Bifano è la più eloquente di queste elezioni; domanda: "Sei contento del risultato?"; risposta: "Ma io non ho fatto nulla!". Appunta il non aver dato indicazioni di voto e non aver spinto un candidato sull'altro ha di fatto dato un importante e determinante vantaggio in termini di voti. Ma di questo il centrosinistra ha 5 anni per capire le dinamiche e trovare nuove strategie. Intanto anche Galliate rimane al centrodestra, che così con oggi amministra a: Novara, Trecate, Arona, Borgomanero, Oleggio, Romentino, Cerano (da pochi giorni) e da stanotte anche nella vicina Vercelli. Unico 'feudo' del centrosinistra rimane Cameri (oltre a Castelletto Ticino). Ma questa è tutta un'altra storia...
Gianmaria Balboni