Trecate - “L'informazione - commenta Claudio Colli, portavoce MoVimento 5 Stelle Trecate - indiscutibilmente, è alla base della vita quotidiana : il cittadino informato è sicuramente un cittadino consapevole e maggiormente responsabile. L'informazione, intesa come comunicazione di fatti, misfatti, manifestazioni ed eventi di varia natura, deve però essere trasparente, veritiera e oggettiva. Se possiamo lasciare ai giornalisti la democratica possibilità di un commento o di un contributo personale, sempre nel rispetto di una verità oggettiva, dobbiamo sicuramente pretendere un'informazione trasparente e completa dagli organi istituzionali. Notiamo infatti, con rammarico, che nella nostra città non sempre è così. Su ''Trecate informa'' organo ufficiale di informazioni e comunicazioni del nostro Comune, molte volte l'attuale Amministrazione sembra confondere il dovere di informazione con la voglia di pubblicità fine a se stessa, trasformando il dovere di informazione e comunicazione con il piacere di lanciare spot pubblicitari. Nei giorni 22 febbraio e 1 marzo, infatti, su ''Trecate informa'' veniva pubblicato l'avviso che l'8 marzo nel contesto della ''Giornata internazionale della donna'', oltre ad altre iniziative, l'Amministrazione avrebbe intitolato il giardino di via Novara-angolo via Montello alla giornalista Oriana Fallaci in seguito ad una mozione della consigliera di maggioranza signora Dattrino. E ''nello stesso parco sarà verniciata di rosso una panchina a cui sarà applicata una targa con la scritta ‘no alla violenza sulle donne chiama il 1522’”. E la completezza di informazioni? Latita. Infatti, se è vero, com'è vero, che la mozione per l'intitolazione è stata avanzata dalla consigliera di maggioranza signora Dattrino, è altrettanto vero che le panchine rosse erano state fortemente volute dal Movimento 5 Stelle, attraverso una mozione specifica proposta da Claudio Colli, portavoce e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale. Una mozione fortemente osteggiata dalla maggioranza che, aggrappandosi ad una parola delle premesse, ritenuta offensiva, avrebbe voluto affossarla. La stessa mozione riformulata, ampliata nei contenuti e condivisa dalla componente femminile della maggioranza era stata ripresentata a prima firma del medesimo consigliere del Movimento 5 Stelle e approvata all'unanimità. Ci sembra quindi doveroso, anche solo per par condicio, che nell'avviso dell'evento venisse citata anche la paternità delle ‘panchine rosse’. Finalmente, comunque, una prima panchina rossa ci sarà. Sicuramente ne arriveranno altre ed in zone maggiormente frequentate, in quanto le ‘panchine rosse’ non servono a dare una nota di colore al grigiore cittadino ma, essendoci anche la targa con il numero di telefono nazionale cui rivolgersi, sono e saranno un punto di riferimento per le donne che subiscono violenza e un deterrente per gli uomini che la esercitano o vorrebbero esercitarla”.