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Considerazioni sul Piano Regolatore

Oleggio Grande: "Quale progetto per la nostra città?"

Oleggio - Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare di Oleggio Grande: "Dopo anni di attesa, dopo svariati annunci, incontri a gruppo ristretto e false partenze, la città ha saputo dalle testate locali che l’amministrazione oleggese sta predisponendo una nuova versione del piano regolatore della città. Il primo commento è: si è perso più di un un decennio per adottare uno strumento fondamentale di tutela del territorio comunale e del suo sviluppo. Abbiamo ben chiari gli effetti di questi ritardi, anche se non ne capiamo la ragione. E gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: uno sviluppo urbanistico disordinato, insediamenti residenziali in aree rurali lontane dal centro urbano, un consumo di suolo senza senso, un centro storico in molte parti cadente e con pochi interventi di rigenerazione (esclusivamente dovuti a importanti e lodevoli iniziative di privati). Se queste sono le premesse, la recente intervista del Sindaco al Cittadino Oleggese non ci conforta: è evidente che all’Amministrazione sfugge come l’equilibrio del territorio e dell’ambiente oleggese sia ogni giorno che passa sempre più compromesso. Leggiamo ad esempio che le nuove villette sorte in zona santuario di Loreto sarebbero “un nuovo agglomerato urbano che si inserisce perfettamente nella frazione”: in realtà appare come un’anonima serie di case singole, costruite l’una a ridosso dell’altra, in una zona che avrebbe meritato di vedere un progetto di recupero, non solo di espansione urbanistica con ulteriore consumo di suolo. Le nuove costruzioni non si inseriscono affatto nel contesto; e lo stesso si può dire delle villette realizzate in zona Fornaci (distanti chilometri dal centro urbano!), costruite in mezzo alla campagna dove c’erano cascine poi abbattute. L’intervista cita poi insediamenti industriali futuri che dovranno essere collocati lontano dalle zone residenziali. A questi insediamenti verranno quindi destinati altri terreni agricoli, o altre zone verdi? L’esempio di inserimento nel contesto e riqualificazione forse è la realizzazione in corso sull’area ex-Carminati? È evidente come non abbia affatto migliorato l’aspetto di una zona residenziale in prossimità del centro storico! E nemmeno la qualità della vita e dell’aria sono destinate a migliorare a causa del maggior traffico e degli impianti di condizionamento e refrigerazione, così vicini alle abitazioni. Nell’intervista il nostro Sindaco dichiara esplicitamente che il nuovo piano permetterà uno “sviluppo sostenibile del territorio”. La sostenibilità passa però attraverso una drastica diminuzione del consumo di suolo, in netta contraddizione con la previsione di “nuove aree di espansione…pianificazione delle nuove aree industriali e commerciali”.Il nuovo ristorante McDonald’s è stato costruito vicino ad una struttura abbandonata da decenni, non proprio un bel biglietto da visita all’ingresso del nostro paese. Sono queste le anteprime del nuovo Piano Regolatore di Oleggio? Stiamo progettando per il nostro territorio un futuro di periferia suburbana, trafficata di auto di giorno e desolata la sera? Quale delle due visioni si intende proporre all’Oleggio di domani? Come si può sostenere che la cementificazione sia il mezzo giusto per valorizzare il nostro paese e il suo patrimonio edilizio, quando il suo centro storico si sta spopolando e le case rimangono fredde e disabitate? I cambiamenti climatici vanno contrastati con una agenda di provvedimenti che viene richiamata ovunque, e ha le proprie linee guida precise. Bisogna edificare il meno possibile, evitare di impermeabilizzare il suolo dove non è necessario. Quanto è successo in Sicilia qualche settimana fa, e le catastrofi accadute in Germania dalle piogge rendono evidente la necessità di agire con tutti gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione comunale (piano regolatore in primis), per fermare questa deriva. Ognuno è chiamato a fare la sua parte, ma Oleggio sembra voler ignorare tutto questo. Oleggio Grande, come associazione e gruppo consiliare, da sempre si è battuta contro il consumo di suolo ingiustificato, puntando a uno sviluppo urbanistico e viabilistico che salvaguardi il futuro del nostro territorio. Possiamo solo augurare alla città che questa amministrazione prenda in seria considerazione tutti gli strumenti disponibili per il rilancio del centro storico oleggese ed il recupero degli edifici esistenti, che sono più coerenti con le previsioni di sviluppo demografico. Non è costruendo nuove villette anonime e lasciando decadere il centro che Oleggio può attrarre nuovi residenti e turisti. Abbiamo reso evidenti tutti questi argomenti già in campagna elettorale; più di due anni e mezzo fa organizzammo ad Oleggio un’assemblea pubblica con urbanisti e amministratori di comuni della nostra provincia che avevano adottato piani regolatori rivolti alla bellezza e alla valorizzazione. La “continuità amministrativa”, citata spesso come un vantaggio per la città, ci ha portati qui: a oltre un decennio di inerzia totale, scossa adesso da un piano regolatore non condiviso con la città, basato su criteri non noti, che non ci permettono di valutare, ad esempio, se e come sia stato preso in considerazione l’andamento demografico. Dov’è e qual è la valutazione dei reali fabbisogni? Come diciamo spesso: non c’è alcuna visione per la città.  Forse qualche incubo".