Trecate - Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Giorgio Capoccia: "Gentilissimo Direttore, le chiedo la sua disponibilità a rendere pubbliche queste mie controdeduzione ai molteplici tentativi di trovare scusanti che mascherino i limiti Amministrativi di questa Giunta. Screditare il mio lavoro da Consigliere, questo anche da parte sua Direttore, visti i suoi commenti introduttivi all’articolo del 7/06/2023, che raffigurava il sottoscritto come il vendicatore di chissà cosa. Nel merito ritengo opportuno riportare quanto da lei scritto “… poche settimane prima delle ultime elezioni comunali aveva stretto un accordo con Binatti, ma certamente i due - per usare un eufemismo - non si vogliono un gran bene... Con l'assessore Varone poi non ne parliamo! Sta di fatto che Giorgio Capoccia, dopo aver presentato innumerevoli interrogazioni …” e chiarire che questo passaggio è di fatto non veritiero. Nell’incontro chiarificatore a cui lei farebbe riferimento, io rilasciai a tutte le testate giornalistiche presenti “ che avrei valutato, sulla base dei contenuti dell’incontro e del programma della coalizione di centro destra, se appoggiare o meno la candidatura a Sindaco di Binatti”. La valutazione che è stata fatta, ormai quasi 2 anni fa, pare essere abbastanza chiara anche in funzione delle innumerevoli Interrogazione e mozioni prodotte dal sottoscritto in questo mandato. infatti dai contenuti della parte documentale prodotta e dalle mie argomentazioni consigliari, si evince che quasi mai mi trovano concorde alla linea Politica (ammesso che si possa definire così) di questa Giunta con particolare riferimento al Sindaco quale interlocutore principale del dibattito in Consiglio. Ultima considerazione la sua affermazione “Con l'assessore Varone poi non ne parliamo!”, facendo intendere ai lettori di chissà quali aspri confronti ci siano stati. Non mi pare che l’assessore Varone e il sottoscritto abbiano mai avuto un momento di confronto consigliare, visto che mai l’assessore ha pronunciato parola in Consiglio Comunale negli ultimi 2 anni. il sindaco nella sua replica al mio comunicato scrive “La piscina è in possesso del regolare certificato prevenzione incendi e nell'area esterna sono presenti diverse planimetrie, definitive e non provvisorie….”, ma in quale punto del mio comunicato avrei detto che non esiste un certificato di prevenzione incendi? Ho parlato di planimetria provvisoria, in quanto in presenza dei Vigili del Fuoco è stato il termine usato da uno dei tecnici Comunali in presenza dei Vigili, mi sono limitato a riportare. Sempre nella replica del Sindaco si legge “ I maniglioni antipanico visionati, funzionanti, sono attualmente in corso di sostituzione in quanto non presentano la marcatura CE”, mi pare abbastanza evidente che se non siano a norma non possono essere utilizzati, non credo esista una deroga all’utilizzo di dispositivi di sicurezza quando non sono a Norma di Legge. Vorrei far notare al Sindaco che, qualsiasi ragione o scusante lui provi a tirar fuori, non si può chiudere con un lucchetto una uscita di emergenza “per nessun motivo”, in particolare per la ragione futile che ha addotto “impedire che si entri”. Ho rilevato diverso materiale infiammabile nei locali interrati, vero, ma mai ho parlato di locale caldaia, credo sia opportuno rileggere quanto ho scritto nel mio primo comunicato. Concludo cercando di rinfrescare la memoria del Sindaco, nel giugno 2022 ho chiesto con un interrogazione “attenzione alla struttura Piscina e alla sua Sicurezza”, nel novembre del 2022 ho presentato un interrogazione per richiamare attenzione alla sicurezza della struttura. Come ho già detto, due anni fa ho fatto una valutazione, sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta, non posso far parte di una coalizione dal vertice amministrativo di mediocrità".
Da parte di Freenovara e del suo direttore, un silenzio che spesso e volentieri vale... oro.
Gianmaria Balboni