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Consiglio comunale: scontro su 'morosi', privacy e graduatorie

Galliate - Consiglio comunale caldo quello svoltosi la sera del 30 settembre. La seduta si è infiammata sul tema della riscossione tributi che vedrebbe, il condizionale è d'obbligo, quattro componenti della maggioranza coinvolti per un importo complessivo di circa 10.000 euro. Su questo tema spinoso, che vede ha anche a che fare con la legge per la tutela della privacy, ecco il commento del gruppo di minoranza legato al candidato-sindaco Emanuele Zuin: "Il punto n.10 del Consiglio comunale rappresentava la mozione della minoranza sulla situazione debitoria di alcuni consiglieri locali. Essa prendeva avvio da un controllo richiesto dal consigliere Flora Ugazio: 3 consiglieri di maggioranza e un assessore hanno un debito con il Comune per un totale di 9.678 euro. Le richieste della mozione erano riassunte in 3 punti: l'accertamento della situazione debitoria dei 4 membri del Consiglio interessati, il suo resoconto in Consiglio comunale e la richiesta di dimissione degli eventuali debitori. La risposta dell'assessore Monfroglio è stata un elenco di norme in contrasto con le proposte mosse; le stesse norme sono state riprese dal capogruppo della Lega ed ex sindaco, Davide Ferrari, il quale ha sostenuto che la mozione prevedesse che il Comune agisse nell'illegalità: violazione del diritto di imparzialità tributaria nel momento in cui l'accertazione sui debiti riguardasse solo un gruppo sociale, cioé i consiglieri; violazione del diritto di privacy, in quanto il resoconto pubblico metterebbe alla berlina i nomi degli evasori; abuso di pubblico ufficio nell'imporre ad un consigliere le dimissioni.  Il consigliere Zuin ha chiesto se siano mai state controllate le situazioni debitorie di tutti i cittadini galliatesi dal 2014. Inoltre, sempre Zuin ha ricordato che è una questione di morale pubblica: i consiglieri rappresentano i cittadini e devono dare l'esempio. Ferrari ha risposto ancora appellandosi alla legge; allora Cantone ha riproposto la mozione emendata (cancellato il terzo punto) e ha insistito sul fatto che la privacy non verrebbe infranta, poiché si tratta di trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini (ricordiamo, inoltre, che gli accertamenti tributari possono essere richiesti in Comune e sono pubblici).  Monfroglio ha annunciato che gli accertamenti sull'anno 2014 verranno avviati ad ottobre. Nonostante l'emendamento, Ferrari ha preannunciato il proprio voto negativo dovuto al fatto che la mozione rimaneva al limite della legalità: la mozione é stata quindi respinta da tutta la maggioranza. In seguito é stato affrontato il punto relativo alla graduatoria stilata dalla Corte dei Conti, in cui Galliate si è posizionata al 611° posto su 820. Zuin ha interrogato il sindaco circa le motivazioni e le cause di una valutazione così negativa, circa la documentazione per i criteri adottati nella classifica e circa le misure da introdurre per i controlli interni e i relativi costi, dal momento che il 30 ottobre il sindaco dovrà proprio presentare la documentazione sull'anno 2018. Ha risposto il segretario comunale, dottor Carmeni, il quale ha ammesso la carenza galliatese nell'integrazione dei rapporti tra gestione e strategici, nei controlli di qualità e nei report, ma ha giustificato ciò dicendo che le richieste della Corte sono davvero esagerate e bisognerebbe creare una struttura con una commissione apposita, il che implicherebbe dei costi. Zuin ha insistito affinché rispondesse lo stesso sindaco, poiché i documenti riportano la sua firma, ma la risposta di Di Caprio è stata sostanzialmente la stessa del segretario e si basava sul concetto del 'se bisogna farlo, lo facciamo'".