Oleggio - Riceviamo e pubblichiamo da Davide Crippa, cittadino eletto nella Camera dei Deputati: “Il non ripristino del corretto livello idrometrico del lago Maggiore rientra nella lista infinita delle tante, troppe incapacità di risoluzioni di problemi creati dal Governo stesso” – a dirlo sono i deputati piemontesi Mirko Busto e Davide Crippa, poche ore dopo il deposito di un’interrogazione di M5S proprio sul tema in questione. Da quasi un paio d’anni, il Ministero dell’Ambiente ha deciso di sospendere il programma sperimentale di regolazione delle acque del lago Maggiore a +1,50 metri sopra lo zero idrometrico, che aveva portato notevoli benefici agli utenti sia di valle che di monte dell'area del bacino idrografico del Ticino. “Con questa interrogazione – spiega il parlamentare vercellese Busto – abbiamo ricordato al Ministro che nel 2012, proprio grazie al provvedimento in oggetto, mentre il resto d’Italia aveva vissuto momenti di scarsità di risorse idriche con la conseguente crisi delle attività produttive, per tutta l’area del Ticino il nuovo modello di gestione aveva garantito abbondanza d’acqua nel fiume e nelle sue reti di canali, nessuna perdita di produzione né agricola né industriale, nessun danno all’ambiente e alla biodiversità, portate d’acqua che hanno permesso la balneazione, la pesca sportiva e navigazione per tutto l’anno”. Per la decisione presa dal Ministero dell’Ambiente, la valle del Ticino, importante scrigno di biodiversità tra campagne e grandi città, patrimonio dell'UNESCO, ha subìto un drastico impoverimento della quantità delle acque del fiume. La conseguenza è stata quella di portare in uno stato di profonda crisi la fauna ittica e la biodiversità del fiume e di tutti i corsi d’acqua ad esso collegati. “Non solo prosegue Busto - la sconsiderata decisione ha messo in ginocchio tutti coloro i quali hanno attività economiche legate in forma diretta alle acque del Ticino e dei suoi corsi d’acqua. Danni ambientali ed economici che rendono la decisone ancor più grave in considerazione della situazione di siccità che attanaglia con sempre più frequenza il nostro Paese, Valle del Ticino compresa”.
“Ciò che abbiamo chiesto al Ministro dell’Ambiente - conclude il parlamentare novarese Crippa - sono le motivazioni che lo hanno spinto a sospendere il provvedimento di regolazione idrica del lago Maggiore. Siamo curiosi di saperlo, visto che a questa domanda non ha mai dato una risposta. Come parlamentari M5S abbiamo inoltre chiesto di ripristinare il provvedimento nell’immediato, ricordandogli che è necessario farlo per garantire la sopravvivenza del fiume Ticino e di tutti i corsi d’acqua ad esso collegati, oltre che per garantire la sopravvivenza economica di chi ha un’attività legata al fiume”.