Trecate - Questa è la posizione dell’associazione culturale “Nuova Italia” in merito alla prossima ricorrenza del 17 marzo, festa nazionale istituita dal Governo Berlusconi per il solo anno 2011 per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: era infatti il 17 marzo 1861 quando Vittorio Emanuele II proclamò il Regno d’Italia. Il trecatese Andrea Crivelli, vicepresidente dell'Associazione, nell’occasione si è così espresso: «I Popoli hanno bisogno anche di eventi, simboli e riti per alimentare la propria autostima, la propria coesione, la propria identità. Non mi illudo che una festa possa risolvere i problemi, ma auspico che le celebrazioni del prossimo 17 marzo possano essere un momento sentito e partecipato da tutti gli Italiani: per comprendere il nostro passato insieme e per riflettere sulle ragioni del nostro futuro in comune, ma soprattutto per ritrovare stima e coscienza della propria identità nazionale. È per questo che festeggiare l’Unità d’Italia non deve essere mero caso isolato di una sterile retorica patriottarda e d’occasione, ma rilancio per un sentimento di amor patrio da non dimenticare per il futuro: finalmente una festa che supera ogni logica divisionaria e che onora uomini di vent’anni o anche meno, armati di nuovi sogni e vecchi fucili, che gettarono se stessi contro le baionette di un esercito straniero infinitamente più numeroso e potente, senza paura alcuna. E spesso morirono, come Goffredo Mameli e tanti altri. E allora auguri, Italia!».