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Da moschea a centro islamico: 10 giorni fa nessuno sapeva nulla, ora...

Federico Binatti e Andrea Crivelli (Pdl)

Trecate - Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma dei consiglieri comunali Federico Binatti e Andrea Crivelli (Pdl): "Abbiamo letto con attenzione l’intervista rilasciata su alcuni giornali locali dal rappresentante del costituendo Centro Culturale Islamico “La Pace” di Trecate. Nell’articolo precisa che non si chiama “moschea” ma “centro culturale islamico” e  che è quasi pronto per l’apertura, dichiarando testualmente “abbiamo trovato la sede. A iter completato, e con tutte le opere interne a norma di legge, vorremmo aprire. Forse già ai primi di ottobre”. In realtà, pur non chiamandolo “moschea”, poche righe sotto nell’articolo si precisa come “non si esclude ci si possa trovare anche a pregare”. In questi giorni alcuni esponenti della sinistra trecatese l’hanno definita a più riprese una “bufala”, quasi fosse tutto una nostra invenzione: oggi, dopo aver letto le dichiarazioni del “rappresentante”, ci chiediamo nuovamente “chi ha affermato il falso?” Come abbiamo più volte sottolineato, la lettera di richiesta “di avere un locale libero oppure di indicare una zona di Trecate dove sia possibile la nuova apertura” risale al 10 luglio; la discussione in Giunta Comunale è del 23, cui è seguita la risposta della Vice Sindaco il 25: come sempre noi forniamo dati precisi e documentati mediante una richiesta formale di accesso agli atti e respingiamo con forza le mistificazioni che la sinistra trecatese accampa di fronte a una situazione che non ha saputo gestire minimamente e che le è totalmente sfuggita di mano, tanto che solo dieci giorni fa – fino alla nostra “scoperta” dei volantini che parlavano di “moschea” –nessuno sembrava saperne nulla, mentre oggi sui giornali sembra che il centro islamico sia già alla fine dell’iter burocratico necessario. Ci piacerebbe capire infatti, a questo punto, come possa il responsabile del centro sostenere che spera di aprire il centro islamico a ottobre: non sappiamo in quale area voglia realizzarlo, ma viene citato dai media un capannone lungo la Statale 11. Nel caso servisse un cambio di destinazione d’uso urbanistico quando sarebbe stata avviata tale procedura? Si tratta di una pratica dall’iter lungo e molto dettagliato, visto che per luoghi dove si riuniscono molte persone serve, per esempio, il coinvolgimento dei Vigili del Fuoco e dell’ASL. Ma se esistesse tale documentazione, come avrebbe potuto l’Amministrazione Comunale sostenere di non saperne nulla e che si trattasse di una “bufala”? Ci attiveremo immediatamente anche in questo caso con una richiesta di accesso agli atti, per acquisire e verificare tutta la documentazione esistente. Inoltre un'altra domanda è molto importante: i fondi utilizzati per la realizzazione del centro provengono solo da collette? Oppure esistono altri finanziatori? Se sì, di chi si tratta? Senza contare che nell’intervista gli accenni alla “raccolta differenziata” – che le mogli dei musulmani dovrebbero imparare a effettuare correttamente proprio nel centro islamico – ci sembrano al limite del ridicolo: se esiste una tale necessità, venga richiesta la collaborazione degli Uffici Comunali competenti: non ci sembra serva un centro islamico per questo. Noi siamo assolutamente contrari all’apertura di un centro culturale islamico a Trecate e restiamo disponibili a un confronto serio e approfondito sul tema: riteniamo, per esempio, importante ed opportuno che chi si assume l’onere di tale percorso dica chiaramente cosa pensa della posizione della donna nella famiglia e nella società, dei diritti civili, del terrorismo di matrice islamica e della primavera araba. I cavilli linguistici non servono a nessuno, al contrario chiarezza e trasparenza sono fondamentali, come pure indispensabile sarebbe una maggiore informazione sia da parte dell’amministrazione che dai rappresentanti del centro culturale islamico. Per questi motivi proseguiremo nella nostra raccolta firme e ringraziamo tutti i cittadini e commercianti trecatesi che ci stanno aiutando e sostenendo in questa nostra battaglia. Per chi ancora non l’avesse fatto, è sempre possibile firmare online oppure mercoledì al mercato, dalle ore 8.30 alle ore 12.30: in meno di una settimana siamo già oltre la quota di 1.500 firme, un successo che Ruggerone e la sinistra trecatese non possono e non devono ignorare".