Oleggio - Presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, sono stati illustrati i contenuti del disegno di legge (S.397), presentato dal Partito Democratico per ribadire l'urgenza della ratifica della Convenzione di Istanbul e presentare il Disegno di Legge contro la violenza sulle donne e la violenza domestica ad essa conseguente. Il documento, infatti, prevede l'esecuzione della convenzione del Consiglio d'Europa, siglata in Turchia l'11 maggio 2011 e contiene norme per la promozione della soggettività femminile e per un contrasto fattivo al femminicidio. Tra i parlamentari presenti anche la senatrice Democratica, Elena Ferrara, una delle prime firmatarie del DDL. «L'iniziativa - spiega - parte dalla passata legislatura, con il disegno di legge 3390 contro il femminicidio presentato da Anna Maria Serafini, presidente dell'Associazione "LibeRe", ripreso oggi dalla senatrice Francesca Puglisi e dalla deputata Daniela Sbrollini». Numerose le associazioni che hanno dato il loro contributo, per rispondere concretamente a questa emergenza sociale.
«La nostra è una battaglia di civiltà. Il Ministro Josefa Idem ha fatto bene a proporre una Task force interministeriale e noi in Parlamento siamo tenuti a dare le risposte normative necessarie per aumentare i centri di accoglienza, implementare la prevenzione nelle scuole e prevedere fondi certi per gli interventi di tutela. Solo nel 2012 in Italia si contano circa 400 episodi, perché oltre alle 124 vittime dobbiamo contare le donne sopravvissute ai tentativi di femminicidio, nonostante il volere esecutivo dell'aggressore». Tra le proposte per abbattere questo fenomeno, in preoccupante aumento, anche l'individuazione di un tavolo istituzionale, capace di favorire e sostenere le attività di recupero, contrasto, sostegno e sensibilizzazione nei vari territori. «Sono a disposizione delle tante strutture e associazioni che operano nel mio territorio di riferimento per cercare di ottenere quell'appoggio, anche economico, così fondamentale per abbattere un casistica allarmante e migliorare la condizionde di tutte le donne che vivono in Italia», aggiunge Ferrara. L'ultimo Rapporto sulla violenza contro le donne redatto per il Consiglio dei diritti umani dell'Onu riporta che il 76 per cento delle violenze su suolo italiano avviene ad opera di ex partner, mariti, compagni o persone conosciute. Le lodevoli misure adottate finora non hanno però portato a una diminuzione dei femmicidi; per questo - conclude Elena Ferrara - diventa indispensabile fare rete e introdurre nell'ordinamento italiano questo importante strumento di prevenzione e contrasto a queste barbarie».