Oleggio - "Clima surreale per la cerimonia di conferma di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica - racconta la senatrice Elena Ferrara (Pd) - A Montecitorio molti applausi, non senza ipocrisia, verso il primo Capo dello Stato a superare il tradizionale Settennato. Una straordinaria eccezione per una figura eccezionale. Uno dei Presidenti più amati dagli italiani, basti ricordare le cronache del marzo 2011, in occasione delle celebrazioni del 150enario dell’Unità d’Italia. Napolitano non può essere una seconda scelta. Qualsiasi nome il Pd avesse proposto dopo il patatrac sulla candidatura di Romano Prodi avrebbe dato questa sensazione. Non lui, che durante il giuramento ha redarguito i partiti (tutti), esortandoli a fare l’interesse degli italiani, a partire dalle riforme. Curioso, quasi grottesco, vedere Berlusconi che si fa largo tra la folla per essere il primo a stringere la mano al Presidente. Uno che sette anni fa non lo avrebbe voluto. Uno che, con tutto il Pdl, fece cadere il governo Monti prima di approvare una nuova legge elettorale. Napolitano è super partes, ciò non significa necessariamente “larghe intese”. E’ vero, in questi giorni il Pd ha perso la faccia; ora, però, non dobbiamo perdere la bussola. Se qualcuno crede che Napolitano possa aiutare Berlusconi in vista delle prossime sentenze, lo dica a voce alta. Inutile pronunciarsi sul nascituro Governo. Una cosa, però, la voglio dire: un conto sono le riforme, per le quali spero collaboreranno anche i 5stelle, altro gli indirizzi politici. Quelli di Lega e Pdl, per la sottoscritta sono e restano incompatibili".