Galliate - Come sempre non s'è fatta attendere la risposta del sindaco di Galliate, Davide Ferrari, alle sottolineature dell'opposizione, in particolare della candidata sindaco per il centro sinistra, Laura Meda, sconfitta al ballottaggio nelle Amministrative della scorsa estate. "In tutto il mondo civilizzato ove vige una regola democratica - scrive - il principio secondo il quale chi ha più voti decide è intoccabile... dappertutto, tranne a Galliate dove, secondo il Pd, deve essere la minoranza a dettare le regole, ovvero a cambiarle in corsa, interpretando "ad arte" regolamenti comunali e statuti dai principi ormai consolidati nel tempo. Accade quindi che una mozione, che, pur non avendo avuto tutti i voti della maggioranza, ma sufficienti ad essere approvata a norma di regolamento, venga messa in discussione, miniminizzata, ridotta, o addirittura dichiarata non valida, perché questa non avrebbe ottenuto tutti i voti della maggioranza. A Galliate sembra che per approvare qualcosa occorre l'unanimità, oppure la maggioranza, solo se la minoranza è d'accordo! E se non è d'accordo allora non vale... e si dà dell'incompetente all'ufficiale del governo (il Segretario comunale), arrivando pure al limite di querela per diffamazione. Ritengo questo atteggiamento incomprensibile, assurdo e poco rispettoso delle regole e dei regolamenti a cui spesso i democratici fanno riferimento proprio come pietra miliare. E riguardo alle maggioranze non complete, beh non accettiamo lezioni da un partito che, basta leggere il giornale, è in balia di correnti e correntine ed è lungi dall'essere compatto; eppure governa. Credo che il Pd debba alla fine accettare il risultato delle urne (cosa che non ha mai fatto) e concentrarsi più sulle proposte e sulle idee, piuttosto che lamentarsi per una mozione approvata o no, o per un componente di una consulta in più o in meno".