Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Emanuela Cazzadore e Anna Uboldi (lista civica Uboldi Sindaco): "Sono passati quasi due mesi dal nubifragio che ha devastato Trecate e reso inagibili i parchi cittadini ma, a differenza di altre città che hanno subito danni simili, il nostro parco principale è ancora chiuso. Apprezziamo che finalmente i lavori siano iniziati, ma, come c’era da aspettarsi, la mole di danni è ingente e ci vuole del tempo per rimuovere e ripristinare al meglio (vogliamo sperare!!) le aree verdi e le recinzioni compromesse. Ma allora perché alle nostre interrogazioni il Sindaco, nel corso dell’ultimo Consiglio del 6 settembre scorso, ha risposto dicendo che ci sono stati problemi burocratici e vincoli imposti dalle sovraintendenze, ma che tutto era ormai superato, annunciando la riapertura a ridosso delle feste patronali? Ebbene le feste patronali sono state celebrate ma la promessa è stata disattesa: il nostro splendido Parco Cicogna è tuttora inaccessibile. I cittadini Trecatesi di tutte le età, oltre che al verde e alla frescura nel periodo più caldo dell’anno, hanno dovuto rinunciare anche al tradizionale “salotto” che da sempre ha impreziosito la ricorrenza di fine estate. Premesso che rimane un mistero il motivo per cui solo a Trecate abbiamo avuto tutti questi problemi burocratici, perché il 6 settembre Binatti ha dichiarato la riapertura dei parchi entro il 16, senza averne alcuna certezza? Che bisogno c’era di fare promesse che poi non era in grado di mantenere? È lui che non riesce a supervisionare alla programmazione degli interventi a soli 10 giorni di distanza, o è il suo neo-nominato assessore competente (Pasca) che gli ha dato stime inesatte? Quale che sia la risposta è bene rimediare perché, a quasi due mesi dall’evento, siamo probabilmente l’unica città di tutta la Provincia ad avere il parco principale ancora chiuso, senza che chi ci amministra sembri in grado di fare delle previsioni attendibili riconsegnandolo alla città e ai cittadini".