Galliate - Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da Corrado Frugeri, segretario della sezione galliatese della Lega Nord (nella foto con il governatore del Piemonte, Roberto Cota, anche lui di Galliate): "Le sconfitte, soprattutto quando inattese, sono sempre le più difficili da metabolizzare. A questa regola, sembra non sapersi sottrarre il gruppo di minoranza "Centro Sinistra - Susanna sindaco". Trascosi due anni dalla loro storica ecatombe galliatese, non riuscendo a trovar ragione di una simile disfatta, invece di recriminare sui propri errori, il Centro Sinistra ben pensa di passare alla fase delle bugie e delle "non verita", cercando così di screditare e gettare fango su chi amministra sia a livello locale sia caso a livello regionale, cioè il governatore del Piemonte Roberto Cota. E' proprio sfruttando ad arte la capillare distribuzione del numero speciale "Il Nostro Ticino" del periodico notiziario comunale, che la Sinistra ha cercato di trasmettere un messaggio quanto mai fasullo e privo di fondamento, cioè che l'accorpamento e la diversa gestione di quello che sarà il futuro del Parco del Ticino, sia una decisone presa dall'attuale governatore del Piemonte. L'articolo testalmente infatti dice: "La Regione Piemonte, ovvero il "nostro gallaitese" Cota ha deciso l'accorpamento del Parco del Ticino...". E' tutto falso! Cara minoranza, ben sapete, e lo ribadisce, sul medesimo periodico, anche l'attuale presidente dell'Ente Parco, dott. Pietro Mocchetto, che i nuovi assetti dei parchi piemontesi furono previsti dalla legge regionale n° 19 emessa nel 2009. Forse ricordate meno volentieri che Cota è stato nominato nel 2010, o forse è più comodo tentare di scaricare su chi amministra ora una serie di decisioni prese dalla ex presidente, Mercedes Bresso. Senza entrare nel merito della struttura della riforma, rimane la sostanza di un tentativo, mal riuscito, di gettare fango sulle istituzioni di qualsiasi livello queste siano, verso cui si chiede sempre e comunque il massimo rispetto a prescindere dalla parte poltiica da esse rappresentata, utilizzando per di più uno strumento pagato da tutti i cittadini. Siamo tutti pronti ad un confronto politico, anche il più acceso, purchè sia incanalato sui canali della correttezza e della lealtà. Si confutano le idee, ci si confronta sui programmi, si combatte per i propri ideali, ma mai si debbono oltrepassare questi confini. Auspichiamo quindi, quanto prima, da parte della sinistra, una pubblica nota di rettifica rispetto alla falsità comunicata ai galliatesi. Nessun secchiata della preziosa acqua "da zì" sarà sprecata, ma suggeriamo invece alla minoranza un più salutare bagno di umiltà".