Galliate - Queste le considerazioni sul bilancio preventivo 2011 del Comune di Galliate. "Un bilancio - spiega il sindaco Davide Ferrari (Lega Nord) dettato da scelte tecniche e non politiche. La crisi economica condiziona anche questo bilancio preventivo e, mentre dal punto di vista nazionale e internazionale, sembra che si sia toccato il fondo e in alcuni paesi sia già cominciata la ripresa, gli enti locali risentono oggi della sua prevedibile onda lunga. Preservare gli equilibri monetari e difendere l’euro è la parola d’ordine soprattutto nei paesi mediterranei, tra i quali l’Italia sembra essere il paese che regge meglio agli attacchi speculativi sulla moneta unica. La resistenza delll’Italia è anche dovuta alle serie politiche di rigore attuate dal ministero dell’economia che a livello europeo sono state riconsociute come efficaci anche se necessariamente foriere di sacrifici a tutti i livelli, enti locali inclusi. In effetti la manovra finanziaria del 2010 ha portato in dote agli enti locali una serie di tagli ai trasferimenti statali con la promessa che tali tagli sarebbero poi stati compensati dall’introduzione della prima tranche del federalismo municipale. La cronaca dell’autunno e dell’inverno ha però rallentato le operazioni parlamentari, e il federalismo municipale è stato solo recentemente approvato come legge, mentre mancano ancora i decreti attuativi e in ultima analisi gli importi a compensazione dei tagli provenienti dalla compartecipazione IVA, dalla cedolare secca e le regole di applicazione delle nuove tasse a livello locale. I suoi effetti quindi tardano ad arrivare, anche se siamo convinti della loro bontà nel medio periodo. A causa di questi ritardi la scadenza per la presentazione dei bilanci preventivi e’ slittata al 30 giugno e con il decreto milleproroghe sono stati anche posticipati i tagli ai trasferimenti statali. L’amministrazione si è trovata di fronte ad un bivio: presentare un bilancio preventivo che recepisse solo i tagli ma che permettesse l’operatività della gestione ordinaria, oppure aspettare i decreti attuativi per presentare un bialncio completo entro il 30 giugno e amministrare in forma "provvisoria" per metà dell'anno. La scelta e’ caduta sulla prima opzione anche perchè la consapevolezza di quadrare un bilancio con un taglio cosi importante di risorse ci ha costretto a rivedere profondamente la struttura e la natura della spesa consolidata. Tale revisione è stata percepita come opportunità per apportare correttivi di tipo strutturale. La politica di bilancio attuata è stata quindi quella di ottimizzare la spesa corrente, riducendola ove possibile, senza toccare la leva fiscale. Dinamiche positive sulle entrate e sulle uscite. Sul lato delle uscite, la ricerca di una quadratura in assenza di importanti risorse ha costretto ogni settore a rivedere la propria spesa, a riflettere sulla opportunità di offrire alcuni servizi e prestazioni, a rimodulare alcuni livelli di servizio, di "scavare" nelle strutture economiche, di aumentare le percentuali di copertura dei servizi e di trovare spesso soluzioni innovative e più eque. Sul fronte delle entrate, la necessità di reperire nuove risorse ha imposto il miglioramento di alcuni processi relativi agli accertamenti, alle messe a ruolo e allo sfruttamento del patrimonio comunale. La revisione delle struttura della spesa ha portato spesso alla scoperta di meccanismi da migliorare anche per il raggiungimento di una maggior equità. Si pensi per esempio alle tariffe dei centri estivi in perdita indipendentemente dal livello di reddito della famiglia dell’iscritto. L’introduzione di un maggior numero di fasce ISEE su cui basare la tariffa e un diverso modo di “acquistare” il servizio degli operatori ha contribuito ad innalzare notevolmente la % di copertura a parità di servizio reso. Un analogo esempio sul fronte delle entrate è il posteggio sotterraneo che, alla luce dell’andamento delle prime settimane di operatività, può dare risultati molto piu positivi di quelli preventivati, a fronte di una evasione del servizio che e’ in costante discesa (attestata al 5% a metà marzo, contro il 10% della prima settimana di apertura). Molti settori si sono dotati di nuovi strumenti in grado di monitorare con più efficacia la spesa e le entrate: ne e’ un esempio l’applicativo per il monitoraggio e la previsione sulle entrate da Oneri di Urbanizzazione e l’applicativo per il monitoraggio dei contributi assistenziali utilizzato da Comune, Cisa e Parrocchia di Galliate. Altri piccoli aggiustamenti hanno permesso di redistribuire la spesa verso diversi centri di costo permettendo di lasciare più risorse al territorio. Ne sono esempi la nuova modalità di distribuzione del giornalino e l'adozione dei voucher lavoro. Anche il 2011 sarà un anno condizionato dalla scarsita del flusso in entrata da oneri di urbanizzazione. Ricordo che veniamo da un 2008 e 2009 in cui tale entrata e’ stata pari a circa 2 milioni e mezzo di euro, nel 2010 e’ stata di circa 600 mila, mentre nel 2011 prevediamo una ulteriore riduzione a 500mila: stiamo quindi parlando di una contrazione di circa l'80% in due anni. Un recente controllo sulla pipeline di pratiche edilizie non esclude una ulteriore riduzione al ribasso che confermerebbe il minimo storico degli ultimi 11 anni, essendo la media storica attestata sui 750mila euro. Tutto ciò avviene mentre attendiamo il rientro del PRGC entro l'estate. Questo ha un riflesso negativo sugli investimenti, che va ad aggiungersi alle sempre più stringenti regole sul patto distabilità. Sono esclusi da questa regola gli investimenti che si autofinanziano, come la realizzazione del nuovo cimitero, il cui iter prosegue spedito, e ovviamente gli investimenti finanziati da fonti esterne (quali bandi etc). Di conseguenza, l’attenzione dell’amministrazione, quindi, è sempre più concentrata alla riqualificazione e rilancio delle strutture esistenti, in assenza di possibilità di effettuare nuovi rilevanti investimenti. La riapertura del Centro Sportivo e il suo ampliamento (la prima fase in corso e la seconda prevista in autunno), le politiche di rilancio e sfruttamento del Castello, la prossima riapertura della piscina che vedrà sostanziosi investimenti da parte del nuovo gestore, le ristrutturazioni delle palestre e lo stesso posteggio sotterraneo, ne sono chiari esempi, l’innovatività del nostro approccio all’amministrazione ci consente comunque di prevedere nel 2011 il rinnovamento dell’illuminazione pubblica in 6 vie e l’installazione di un impianto fotovoltaico da 20kw sul bocciodromo, da realizzarsi a costo zero, in quanto finanziati da economie di gestione e da entrate da incentivi statali. Un secondo impianto da 20Kw e’ in previsione presso il complesso della piscina scolastica, finanziato dal nuovo gestore. Queste tre opere porranno Galliate all’avanguardia nelle politiche di risparmio energetico e produzione di energia alternativa. Il periodo non favorevole agli investimenti deve essere inoltre dedicato alla progettualità: nei prossimi mesi verranno presentati i progetti del nuovo polo scolastico i cui lavori comincieranno non appena vi saranno risorse a disposizione. Quest’anno il patto di stabilità - prosegue il primo cittadino - prevede un saldo record positivo di 770mila euro (era -600 nel 2009, 163 nel 2010) ed oggi il bilancio che portiamo in approvazione ne prevede il suo rispetto non senza sacrifici. Si puo’ capire come la morsa costituita da un lato dalla carenza di entrate e dall’altro dal saldo sempre piu stringente, impedisca di fatto di programmare investimenti. Tuttavia ci aspettiamo, sul fronte del patto, alcuni miglioramenti dovuti ad un credito di circa 200mila euro derivante da cessione di saldo relativo al 2010 e di altri 190mila euro circa dovuto al nuovo accordo di salvaguardi siglato tra stato e regioni: entrambe le agevolazioni devono essere ratificate e quindi non sono incluse in bilancio, ma si concretizzeranno nel corso del 2011. Inoltre vi e’ sempre la possibilità di accedere al fondo di solidarietà che ogni anno viene finanziato dalla regione e che permette, nella seconda parte dell’anno, di richiedere “saldo” per riequilibrare dei potenziali sforamenti. Il comune di Galliate non ha mai avuto necessita di queste richieste, ma se dovesse essere necessario, non avremmo difficoltà ad accedervi. Man mano che si libereranno queste risorse intendiamo in parte allentare la morsa sugli investimenti ed in parte trasferire i benefici sul patto 2012. L’assenza di investimenti avrà come conseguenza un’accrescimento dell’avanzo di amministrazione che, dopo il recente, massiccio sfoltimento dei residui attivi e passivi (attività che porteremo in consiglio durante il rendiconto di aprile), si aggirerà sul 1630000 euro (contro 1466000 del 2010). Tra non molto, quindi, ci ritroveremo a decidere cosa farne, e ovviamente una delle opzioni possibili sarà una ulteriore abbattimento di mutui che, nel caso venga deciso entro maggio, porterà benefici di spesa corrente gia nel 2011. Gia nel bilancio 2010 e’ possibile vedere il beneficio della manovra intrapresa ad ottobre che si puo’ quantificare in circa 110mila euro. Una riduzione analoga intrapresa già a maggio 2011 porterebbe quindi benefici per circa 55 mila euro. Per i motivi sopracitati portiamo in approviazione un bilancio tecnico, che poco si presta a discussioni di tipo politico in quanto mancante di alcune importanti voci in entrata compensati da altrettanto evidenti tagli su voci di spesa corrente ormai consolidate nel tempo ma che e’ comunque intenzione dell’attuale amministrazione mantenere e supportare (magari con un diverso mix) una volta che il quadro economico delle entrate si sara chiarito. Da precisare che i tagli alle entrate per il comune di Galliate sono stati pari a 273mila euro. Alcuni tagli presenti in questo bilancio, quindi, si sono resi necessari per fattori tecnici (trovare la quadratura) e non politici. Escludendo la spesa per il personale, la spesa per contratti in essere e per i servizi fondamentali i tagli maggiori si sono concentrati su cultura, turismo, sport ed in parte su lavori pubblici e su settore sociale. Da notare che alcuni di questi tagli (sponsorizzazioni, formazione, convegni, trasferte etc...) sono obbligatori per legge ed hanno inciso sul nostro bilancio in una miriade di capitoli per circa 70mila euro. Tecnicamente parlando, dopo l’approvazione del bilancio, e non appena sapremo l’entita delle entrate derivanti dalle fonti relative al federalismo municpale, porteremo in consiglio una variazione di bilancio che recepirà le entrate e che ripopolerà molti capitoli di bilancio che stasera sono azzerati. Ben venga quindi il dibattito - - conclude Ferrari - ma nella consapevolezza della tecnicità del bilancio e di questa fase forse troppo prolungata di attesa per l’introduzione delle prima misure di federalismo municipale".