Trecate - Mancano poche ore al verdetto: il giudice del Tribunale Civile di Novara deciderà infatti entro mezzogiorno di giovedì 12 maggio riguardo al ricorso di Gianfranco Tacchino, presentato alle 16 di mercoledì 11 maggio dall'avvocato Mario Monteverde contro il Pd e la candidatura a sindaco di Enrico Ruggerone (a sua volta difeso dall'avv. Claudio Bossi). L'ex capogruppo in Consiglio comunale del Partito Democratico a Trecate ha infatti deciso di avvalersi del giudizio di un giudice riguardo al fatto che non gli è stata data la possibilità, come invece citerebbe lo statuto, di partecipare alle primarie per decidere chi doveva andare alle elezioni come candidato sindaco. Il "tribunale" interno del Pd con votazione di 4 contro 1 ha dato parere favorevole a Tacchino riguardo al metodo usato per candidare Ruggerone - una investitura venuta dalle segreterie dei partiti e dei movimenti che appoggiano la sua candidatura - ma nel contempo, dopo che lo stesso Tacchino ha deciso di candidarsi con una lista propria, portando con sé ben 8 componenti del direttivo comunale e provinciale del partito, ecco che è partita l'espulsione. E da qui la querelle è diventata non solo politica... ma legale. Tacchino chiede, in soldoni, che venga eliminato il simbolo del Pd, perché in modo improprio avrebbe candidato Ruggerone. Sta di fatto che per una questione interna si corre il rischio di avere uno slittamento della data delle elezioni: voto il 28-29 maggio ed eventuale ballottaggio a metà giugno in concomitanza con i referendum. E il clima a pochi giorni dall'apertura dei seggi è decisamente rovente...