Trecate - "Gesto simbolico? A me pare una pagliacciata - con questi toni forti inizia la nota diramata da Ivan De Grandis, segretario provinciale di Gioventù Italiana, movimento giovanile del partito La Destra del sen. Francesco Storace - quando la gente chiede casa, lavoro e sicurezza, capita che nel secondo comune della provincia di Novara, Trecate, chi amministra dia la priorità nel voler regalare la cittadinanza italiana, insomma un “riconoscimento simbolico di cittadinanza” ai bambini stranieri nati in Italia. Invece di pensare a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina, in un momento in cui gli italiani si suicidano a causa delle tasse e della crisi, loro in maniera demagogica e puramente strumentale colpiscono un valore nobile come la cittadinanza, ne sminuiscono il significato. Pare ovvio che la Giunta, non essendo in grado di affrontare i problemi concreti dei propri concittadini, cerchi spazi politici e mediatici di facile abbordaggio, come la concessione della cittadinanza tanto cara al sig. Napolitano. Gioventù Italiana Novara è, e sarà sempre, contraria al riconoscimento di tale cittadinanza ritenendo che questa spetti esclusivamente a coloro che sono nati da genitori di nazionalità italiana. Non possiamo accettare che chiunque entri nel nostro territorio acquisisca gli stessi diritti di chi in quella terra ha le sue radici, i suoi valorie le sue tradizioni. La prospettiva che ci propongono i signori della maggioranza trecatese, è di una città prima e di un’Italia poi, dove gli italiani diminuiscono perché non fanno più figli e milioni di stranieri diventano cittadini nel giro di pochi anni, è una prospettiva drammatica e scellerata che non possiamo e non vogliamo accettare. Gli immigrati nel nostro Paese e nella nostra provincia, ma a Trecate in particolare, sono troppi. E’ una vera e propria invasione che non solo contribuisce all'invivibilità ma genera violenza gratuita, una lotta tra poveri da evitare assolutamente. In un momento in cui la disoccupazione attanaglia la nostra società, non capiamo quale sia il bisogno di così tanti stranieri, se non quello legato allo sfruttamento da una parte e alla volontà di sfigurare il nostro tessuto sociale identitario dall'altra. Per noi di “Gioventù Italiana” questa iniziativa rimane dunque una mera strumentalizzazione politica con effetto teatrale mirato solo alla visibilità politica, dato che coinvolge bambini inconsapevoli che, quando saranno consapevoli una volta raggiunta la maggiore età, capiranno che per loro è meglio restare stranieri in Italia poiché si gode di maggiori privilegi. Gioventù Italiana ribadisce che si opporrà a tutto questo, perchè per noi “Italiani si nasce, e non si diventa” ed è e rimane indiscutibile il principio dello ius sanguinis! Perché è italiano solamente chi nasce da genitori italiani!"