Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Guarino, rappresentante del Gruppo Indipendenti Trecatesi: "Caro Direttore, scelgo il tuo giornale on-line, anziché altre testate, perché il mio messaggio possa arrivare principalmente al Catilina Trecatese (Catilina era un militare e senatore romano che aveva tentato di sovvertire la repubblica romana). In compenso costui ha fatto buttare tonnellate di fango sulla nostra cittadina che adesso per ripulirla occorrono mesi, se non anni, per cancellarne il ricordo. Da tempo si parlava del problema del riso, della festa, dei pacchi, del concerto di Jo Squillo, ma i giornali nazionali e la TV non erano interessati al problema, lo sono soltanto adesso per sparare a zero e con titoli da capogiro su Trecate. Ne menziono due per tutti "12.000 euro previsti per i pacchi regalo ai poveri sono serviti per pagare il concerto di Jo Squillo". "Il cachet di Jo Squillo pagato con le risorse che dovevano servire per 500 pacchi alimentari per i poveri". La gente è sgomenta ed attonita, non sa più cosa pensare. A poco a poco e con arte magistrale il nostro Catilina, mente diabolica, con dichiarazione ai giornali, fa lievitare il problema ingigantendolo ed additando il responsabile come "personaggio ridicolo, che utilizza indegnamente le deleghe, che ha tolto dignità e credibilità alle istituzioni, inaffidabile assessore, l'assessore che ha mentito ai cittadini, l'assessore che ha sottratto ai poveri, L'assessore che vuole prendere in giro i cittadini". I pacchi che dovevano essere distribuiti ai poveri erano 500 ed il costo di cadauno ammontava a 5 Euro, se non vado errato. Basterebbe questa considerazione per far comprendere l'impianto accusatorio non veritiero verso chi per quella manifestazione si è prodigato per l'ottima riuscita, suscitando clamore, risonanza e notorietà oltre che richiamo di tanta gente a Trecate, per vivere alcune serate in allegria e spensieratezza. Io non so con esattezza come si siano svolti i fatti ma presumo che l'Assessore Capoccia forse non abbia avuto collaborazione da chi avrebbe dovuto consigliarlo sulla conoscenza degli atti amministrativi, delibere, trasparenza, burocrazia, forse per negligenza o mancanza di conoscenza delle norme, come anche non abbia avuto solidarietà la sera della celebrazione del consiglio comunale da parte degli altri partiti della sua coalizione. Solo il capogruppo del suo movimento Dott. Andrea Crivelli di Forza Italia, prendendo la parola un momento prima della votazione della mozione della istituzione della commissione d'inchiesta, ha parole di solidarietà e d'amicizia verso l'assessore Capoccia. E non mi è piaciuto neanche l'intervento del sindaco che proprio adesso revoca le deleghe e l'incarico di vice-sindaco al suo sostituto chiosando, "per un rapporto di fiducia affievolito". Capoccia da uomo del sud ha incassato fino adesso, senza replicare e mostrandosi tranquillo. Magari qualche dichiarazione più esplicativa la farà nei prossimi giorni. Intanto il nostro Catilina può essere soddisfatto in parte. Ha tolto di messo "il mostro" ,ma la richiesta della istituzione della commissione d'inchiesta è stata bocciata. Oggi a te domani non si sa, per comportamenti irriguardosi e che attengono l'etica professionale non c'è prescrizione o decadenza per siffatte condotte. Chissà magari un tempo non lontano chi ha puntato il dito oggi con un "Je Accuse", domani potrà subire un processo mediatico anche lui. Mi scuso con i lettori di Free-Novara che non comprenderanno a fondo alcuni concetti ma sicuramente avrà compreso il nostro Catilina e quanti sapendo quello che sanno lo hanno coperto e coprono ancora con il loro silenzio. Caro Direttore, lo so che mi sono dilungato, ma spero che troverai lo spazio ed il tempo per pubblicare queste mie considerazioni che ho ritenuto opportuno far pervenire a quanti avranno la pazienza di leggere ed interpretare. A Giorgio Capoccia va la mia stima ed amicizia oltre la solidarietà per il lavoro svolto durante questi due anni. Sarà contenta la moglie Alessandra che finalmente il suo sposo ritornerà a tempo pieno a fare il marito ed il padre. Con viva cordialità".