Trecate - Sono tanti gli spunti che si possono trarre dalla due-giorni di politica organizzata dai quattro consiglieri comunali d'opposizione Federico Binatti, Andrea Crivelli, Giorgio Capoccia e Tiziano Casellino, promotori insieme a tutto il gruppo di sostenitori della prima edizione della Festa d'Italia. Innanzitutto ha colpito come a tre mesi dalle elezioni non si sia spenta l'onda dell'entusiasmo che ha portato il candidato del centrodestra Binatti a sfiorare la vittoria nei confronti del favorito (e appoggiato da partiti ufficiali come Pd, Sel e Idv) Ruggerone. Buona l'affluenza di pubblico per una festa nuova, mai sperimentata prima e che non era il classico appuntamento fatto solo per ballare e mangiare salamelle o patatine fritte. Gli incontri dedicati alla Politica (quella con la P maiuscola) hanno toccato il culmine con l'arrivo dell'europarlamentare Vito Bonsignore, vice presidente del gruppo Partito Popolare Europeo. Lo stesso ex sottosegretario del Governo Amato ha ricordato come in momenti difficili e di estrema crisi come questo sia doveroso e necessario da parte di tutti, soprattutto da chi "ha di più", stringere la cinghia per permettere un futuro ai nostri figli ed evitare la chiusura per bancarotta dell'azienda Italia. Necessario quindi il taglio dei costi della pubblica amministrazione ("conosco un paese del Torinese dove gli impiegati 20 anni fa erano una cinquantina, oggi sono più di 150!"), la riforma delle pensioni e in particolare dare un tono maggiore all'azione di governo sia negli enti locali quanto a livello nazionale, senza perdere d'occhio il proprio elettorato. Importante anche gli interventi degli altri ospiti (citiamo i consiglieri regionali del Pdl - ProgettAzione Roberto Boniperti e Gianluca Vignale), tutti chiamati ad approfondire temi di attualità come la legge elettorale o lo spazio che le giovani leve hanno nelle scelte amministrative dei loro partiti di appartenenza. Ma probabilmente il momento più decisivo è stato il saluto, più che un armistizio si potrebbe definire una 'pace augustea', tra Binatti e i suoi con il coordinatore provinciale del Pdl, Gaetano Nastri, per l'occasione accompagnato dal capogruppo in Provincia Marcello Gambaro e dal capogruppo a Novara Daniele Andretta. "Andiamo oltre gli errori e le divisioni di 4 mesi fa - hanno detto sia Nastri che Binatti - e cerchiamo di ricostruire un nuovo Pdl che fondi le radici sulla gente, sul tesseramento e sul territorio, in modo da poter tornare a vincere e governare ancora a Trecate e anche a Novara". Sembrano ricordi lontani le scaramucce di aprile, maggio e soprattutto giugno, quando il candidato Binatti aveva solo l'appoggio ufficiale solo da parte di parte (scusate il gioco di parole) del Pdl - su tutti Boniperti, Pepe, Coggiola e Contaldo - ma non del resto di un partito che si era presentato al ballottaggio in modo sfasciato e diviso. Questa festa dell'Italia ha dimostrato che Binatti è sicuramente il leader del nuovo Pdl trecatese e che Nastri ha avuto il coraggio di riconoscerlo con la sua partecipazione. Ora la palla passa al tesseramento, i cui termini si concludono entro il 31 ottobre. Dopo sarà il tempo dei congressi e delle assemblee, ma difficilmente le cose - ad oggi - potranno cambiare. Una nota anche per Crivelli, Casellino e Capoccia, molto critici con l'operato della Giunta Ruggerone: "Sinora hanno solo pensato ad aumentarsi lo stipendio visto che prendono dai 1.300 ai 2.700 euro al mese! Sono poi bravi a reclamizzare il grande colpo di avere fermato un ladro seriale di biciclette e di non dire che i vigili urbani oggi sono 10 e mezzo (un part-time) quando con la Giunta Zanotti si era arrivato ad un organico di 14 elementi. Poi non capiamo come abbiano potuto non votare una mozione bipartisan sul caso Battisti e prendersela tanto con noi, fino ad annunciare una querela, perché pretendiamo la massima trasparenza, correttezza e legalità nelle nomine pubbliche, che riguardano non solo Giunta e Consiglio comunale, ma anche e soprattutto le municipalizzate (Spt su tutte). La nostra era e rimane un'opposizione ferma e forte". Vedremo se si potrà a breve 'catalogare' questa opposizione firmata da un Pdl unito, oppure se rimarranno quelle divisioni che hanno concorso alla vittoria del neo sindaco Ruggerone.
Gianmaria Balboni