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Il patto (di stabilità) di Ferrari coi galliatesi

Il sindaco di Galliate Davide Ferrari

Galliate - L'euforia del sindaco di Galliate, Davide Ferrari, anche se - va detto - non si sa ancora se sarà o meno in lizza per le prossime Amministrative in programma a maggio. "Era nell'aria, oggi abbiamo avuto la conferma ufficiale. Il Ministero dell'Economia lo scorso 5 febbraio (PROT. 10574 e ratifica di qualche giorno fa) ha emesso i nuovi obbiettivi di patto per il 2014. Il Comune di Galliate ha ottenuto uno sconto di 444.000 euro grazie all'adesione della sperimentazione dei nuovi bilanci. Ciò significa che potremo programmare investimenti per oltre 400.000 euro: scuole, asfaltature, opere sempre rimandate... Il 23 settembre scorso, con la delibera 166, avevamo aderito ai criteri di sperimentazione per le nuove modalità di contabilità in materia di enti pubblici. Si trattava di un compito importante: mantenere una “doppia” contabilità (una con i criteri attuali e una con i futuri) per essere pronti, nel 2015, prima di altri quando i criteri sarebbero entrati in vigore per legge. In cambio il Ministero prometteva un “premio” in termini di patto di stabilità. Oggi sappiamo che il premio è di 444mila euro che significa avere “spazi” per realizzare nuove opere o pagare debiti per quella cifra. Ma per realizzare le opere occorre avere anche le risorse: per questo fine anticipando tutti, ad aprile 2013 abbiamo cancellato i residui fittizi, di fatto mettendo da parte un tesoretto di risorse disponibili per gli investimenti. Ora abbiamo sia le risorse che la possibilità di spenderle… Uno scacco in due mosse al patto di stabilità che di fatto crea le condizioni per un rilancio delle opere pubbliche di Galliate. Ma da fare entro il 2014! Un personale grazie va al settore Finanze che si è impegnato alla grande nella realizzazione della sperimentazione e a tutti gli uffici che hanno attivamente collaborato. Un successo ottenuto lavorando in team nell’interesse dei cittadini!".

La domanda ora sorge d'obbligo: chi le farà? Lui? I suoi avversari? Oppure i suoi alleati (o ex)?