Oleggio - E’ stata bocciata lo scorso 4 luglio alla Camera la mozione presentata dalla deputata del Movimento 5 stelle Dalila Nesci, che chiedeva allo Stato un superamento delle Province, con impegni seri per garantire i servizi attualmente abbandonati a loro stessi, tutelando al tempo stesso i lavoratori. Secondo i deputati M5S, che chiedevano sicurezze riguardo le risorse necessarie alle Province per garantire scuole e strade, alla luce anche dei numerosi gridi di allarme dai presidenti di varie province piemontesi, tra cui Stefano Costa del Vco e Carlo Riva Vercellotti di Vercelli, "al Partito democratico interessano le poltrone, non i cittadini. Lo ha dimostrato bocciando la nostra mozione sul superamento delle Province”. "E' assurdo - attacca Nesci - che il governo dia parere contrario e il Pd lo segua rispetto a punti di puro buon senso. Chiedevamo le risorse necessarie per garantire scuole e strade, evidentemente questa non è una priorità. La verità è che l'unica forza coerente che è per una reale abolizione delle Province resta il MoVimento 5 Stelle. Lo abbiamo dimostrato con i fatti senza mai candidarci in nessuna elezione provinciale. Questi politicanti sono degli irresponsabili: lo hanno dimostrato con la catastrofica riforma Delrio e lo confermano ogni giorno con le loro azioni scellerate".
Anche in Piemonte la situazione di questi enti di secondo livello è tutt’altro che rosea. Come evidenzia il deputato 5 stelle Davide Crippa, “Nel suo esposto cautelativo di marzo, il presidente del Vco Stefano Costa, del Pd, dichiara di non poter svolgere le proprie funzioni a causa di leggi promulgate dal Pd. Un dissesto che vede uno squilibrio, come ammesso dallo stesso Costa nell’esposto del 7 marzo, di 10.650.459,27 euro. Ma il grido di allarme arriva anche dalla provincia di Vercelli: in una lettera, datata 31 maggio, indirizzata al Parlamento, al Presidente Mattarella, Prefetto e Procuratore, oltre che a tutti i sindaci ed ai dirigenti scolastici, il presidente Vercellotti lamenta un passivo per il suo ente di 8,5 milioni. Due provincie, che devono gestire migliaia di chilometri di strade, e migliaia di studenti, hanno uno squilibrio di poco meno di 20 milioni di euro. Secondo i calcoli di Sose, società per azioni del Ministero dell’Economia e delle finanze e della Banca d’Italia, per mantenere funzionali le province servirebbero 650 milioni. A questi enti ne arrivano 180, per mantenere 3600 edifici scolastici e circa 100 mila km di strade. Uno squilibrio enorme, soprattutto se consideriamo che Anas, per gestire 26 mila km di rete viaria, ha finanziamenti per 11 miliardi. Alla fine la famosa legge Delrio ha soppresso, delle province, solo la modalità di elezione degli amministratori, mantenendo loro le funzioni originarie, anzi, incrementandole, salvo prevedere un percorso successivo di trasferimento delle funzioni e del relativo personale per il tramite dell’intervento delle Regioni. Peccato che per molte province, vedasi Vco e Vercelli, le risorse finanziarie per le funzioni non trasferite allo stato non siano sufficienti, creando bilanci al collasso, soffocati da mutui e ben poco o nulla rimane a disposizione per il pagamento degli stipendi del personale, per lo svolgimento delle funzioni proprie e dei servizi ai cittadini per scuole e strade. La mozione Nesci impegnava il governo a dotare le province economicamente non autonome dei fondi necessari a garantire il pagamento del personale e le manutenzioni di suole, che rischiano di rimanere al freddo, e strade; di adottare iniziative canzonatorie nei confronti delle regioni nel caso di loro inadempienze in ordine al trasferimento di funzioni e nel caso di mancata erogazione delle risorse; dare la possibilità agli enti provinciali di apportare le necessarie correzioni al proprio bilancio e di assumere iniziative per estendere alla province la disciplina della ristrutturazione del debito”.
Nel frattempo il 4 luglio in aula della Camera è stata votata anche una mozione, molto simile nei contenuti a quella del MoVimento 5 stelle, presentata dal Pd, con primo firmatario Ennio Rosato, in cui si chiede di proseguire lo sforzo intrapreso, con aumenti di finanziamenti per il 2017 ed il 2018 a 180 milioni di euro per le Province, ed erogando ulteriori 170 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strade e 79 per gli interventi sull’edilizia scolastica, per garantire le risorse necessarie ad assicurare l’effettivo esercizio delle funzioni fondamentali da parte delle province, anche promuovendo le opportune modifiche alla legge vigente, per consentire, già nel 2018, di ristabilire la piena autonomia economica, finanziaria e organizzativa delle province attraverso le piena copertura delle funzioni fondamentali, superando la logica emergenziale del bilancio annuale.
“Tra i firmatari di questa mozione – prosegue Crippa – c’è anche il deputato Enrico Borghi, da sempre molto vicino al presidente della provincia del Vco Stefano Costa. Lo stesso Enrico Borghi che votò entusiasticamente la legge Delrio nel 2014…”