Trecate - "Ho letto con un certo stupore - ci scrive Roberto Varisco, presidente del Consiglio comunale, ai consiglieri Binatti, Casellino, Capoccia, Crivelli e Locarni - le critiche che mi vengono rivolte dai Consiglieri dei Gruppi consiliari Pdl –Italia,Pdl, Pdl –Nuovo Centro destra Trecatese e Lega Nord. In particolar modo non comprendo cosa intendano dire quando affermano che “in spregio del regolamento del Consiglio comunale (redatto, come è noto, durante l’Amministrazione Almasio) ha convocato una conferenza dei capigruppo da un giorno per l’altro, senza rispettare alcuna delle formalità previste dal regolamento”. Premesso che dall’inizio del mandato ho sempre cercato di esercitare al meglio la funzione di imparzialità che la carica richiede, e tralasciando il fatto che nei 4 anni in cui 3 dei 5 consiglieri scriventi erano maggioranza avrebbero potuto apportare dei correttivi al Regolamento se ritenevano che ostacolasse il corretto svolgimento dei lavori del Consiglio, non capisco sinceramente quali formalità non avrei rispettato nella convocazione della Conferenza. A supporto di quanto affermo riporto integralmente il 4° comma dell’art. 9 del Regolamento:
Art. 9 - Conferenza dei Capi gruppo
4. La Conferenza dei Capi Gruppo è convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio comunale o da chi lo sostituisce per legge o in base allo statuto. Alle riunioni partecipa il Sindaco, altro componente della Giunta, se richiesto, il Segretario Generale o chi legalmente lo sostituisce; assistono, se richiesto dal Presidente, i funzionari comunali. Per le adunanze si osservano le norme di cui al successivo art. 12.
5. La Conferenza è inoltre convocata dal Presidente quando ne sia fatta richiesta scritta e motivata da almeno due Capi gruppo.
6. La riunione della Conferenza dei Capi gruppo è valida quando è presente almeno la metà dei suoi componenti.
7. I Capi gruppo hanno facoltà di delegare un Consigliere del proprio gruppo a partecipare alla Conferenza, quand’essi siano impossibilitati ad intervenire personalmente.
Nulla dice infatti il regolamento in merito alle “formalità” da seguire per la sua convocazione. Il sottoscritto ha seguito la procedura fino ad oggi utilizzata, firmando la lettera di convocazione due giorni prima e dando indicazione che venisse fatta avere prima possibile ai capigruppo. Mi risulta che la prassi fosse (e sia) quella di inviare la convocazione utilizzando la posta elettronica, strumento sicuramente più rapido ed economico di un messo comunale che si reca al domicilio del consigliere. Ad oggi nulla era mai stato obiettato circa l’utilizzo della
posta elettronica, per cui non capisco sinceramente il motivo delle rimostranze.
Mi rendo comunque fin da ora disponibile a discuterne con spirito costruttivo nelle sedi preposte, formalizzandomi una richiesta di appuntamento o partecipando alla Conferenza dei Capigruppo.
E’ certo comunque che nei prossimi mesi si promuoverà la revisione del Regolamento attualmente in vigore, favorendo così un ammodernamento della Pubblica Amministrazione".
“Gentile direttore - scrive invece la vice sindaco Antonella Marchi - due parole, veramente due, non sul merito del Consiglio, del quale abbiamo già detto per cui non voglio ripetermi tediando i lettori, ma su alcune affermazioni di corollario negli interventi della minoranza: ribadisco che quanto ho affermato è l’opinione della maggioranza che mi ha delegato a scrivere a Free Novara. Ho firmato la lettera perché credo che sia giusto così, non come avviene su una certa testata, certamente non schierata con noi, dove spesso vediamo “lettera firmata”, “un caro amico ci scrive” e così via. Quindi la nostra era una lettera i cui contenuti sono stati espressi dalla riunione di maggioranza. Nessuno ha mai messo in discussione le “riconosciute capacità” del giornalista Balboni: semplicemente abbiamo detto che ci sembrava fosse stato dato troppo spazio ad un battibecco di limitata durata. Si è nell’ambito delle opinioni e tutte sono accettabili e rispettabili, quella di Gianmaria Balboni come quella della maggioranza che mi ha incaricato di stendere materialmente l’intervento. Qualcuno cerca di suscitare una polemica che non c’è. Per ciò che riguarda l’opportunità (di questo si parla perché di obblighi regolamentari non ce ne sono e gli obblighi la maggioranza li rispetta con scrupolo e doverosa attenzione) di far scegliere alla minoranza un revisore dei conti, ricordiamo che la sede per tale accordo era la riunione dei capigruppo, dove si prepara il Consiglio Comunale. La minoranza l’ha disertata (con le simpatiche modalità da noi descritte… ”pausa caffè e poi più nessuno…”) e quindi porta le conseguenze della propria scelta. Sulle critiche di Canetta non mi soffermo più di tanto: l’attuale amministrazione non avrebbe fatto nulla… Forse ci confonde con l’amministrazione Zanotti alla quale lui aveva partecipato… Naturalmente è del tutto lecito e comprensibile dissentire ma non falsare la realtà. L’amministrazione Ruggerone in un anno ha lavorato e molto, con pochissime risorse, privilegiando il sociale. L’amministrazione Ruggerone ha messo nel bilancio, per le spese sociali nel 2011, 30.000 euro tolti dalla Commissaria, più altri 30.000. E in questo periodo di crisi non ci sembra poco. Tutti gli altri assessori hanno cercato di risparmiare e realizzato quello che hanno potuto in relazione alle disponibilità, gettando le basi per interventi futuri: energie alternative, programmi culturali e ricreativi, interventi sulla viabilità, etc. Per ciò che riguarda i lavori pubblici, penso che tutti abbiano sentito parlare del patto di stabilità, l’assessore segue oculatamente i lavori in corso (la sua rubrica è sul sito del Comune), stabilendo delle priorità. Tutto poi è discutibile ed opinabile tranne ciò che è sotto gli occhi di tutti. Concludo sottolineando come certe affermazioni avviliscano e sviliscano il giusto e necessario dibattito maggioranza/opposizione: non ho inteso impartire “lezioncine” (né cerco di farlo mai, neanche a scuola dove penso di impartire “lezioni” come da contratto) né penso che le affermazioni (non mie ma della maggioranza) siano “astiose”: sono un contributo che la maggioranza ha voluto offrire al dibattito”.