Trecate – “Mi complimento con il compagno Ruggerone e soprattutto con il neo-compagno Rosina per l’apparentamento ufficializzato pochi minuti fa”. Sibilline le parole d’introduzione della conferenza stampa convocata per le ore 11 nella sede elettorale della Lista Binatti in via F.lli Russi venerdì 20 maggio. “Ora uno e l’altro devono spiegare ai propri elettori e ai candidati delle loro liste i motivi che hanno spinto un candidato sindaco appoggiato da cinque liste, tra cui Idv, Pd e soprattutto Sinistra Trecatese, ad ‘apparentarsi’ con un candidato sindaco che non solo ha l’appoggio di un movimento – Io amo l’Italia/Io amo Trecate – schierato decisamente con il centrodestra e con Berlusconi a Milano come nella vicina Busto Arsizio, ma che nel suo passato ha ricoperto vari incarichi in Forza Italia prima e Pdl poi. Mi viene da ridere pensare ai moderati che seguono una persona che non solo è stata candidata per le Provinciali per Forza Italia, bocciato 7 anni fa alle urne, che è stato coordinatore cittadino del partito di Berlusconi, che è stato assessore con deleghe importanti nella Giunta Zanotti Fragonara, che ha avuto ruoli decisamente di peso anche in minoranza quando al potere c’erano Pier Paolo Almasio sindaco e lo stesso Ruggerone assessore. Se non è trasformismo questo…”.
Federico Binatti non è arrabbiato per l’apparentamento Ruggerone-Binatti “piuttosto sono divertito: sorrido perché da quando la notizia è diventata ufficiale continuano a contattarmi persone che lo sostenevano al 1° turno e che addirittura si erano messi in lista con lui per dirmi che non l’avrebbero seguito in questo ‘apparentamento’ e mi avrebbero votato. Vorrei ricordare che tra gli obiettivi della Sinistra Trecatese c'era la creazione di un Centro d'aggregazione giovanile, che altro non è che un centro sociale. L’unione tra i due era nell’aria non solo da qualche giorno, ma direi da qualche settimana se non qualche mese. Io ho avuto modo di parlare per pochi minuti con Rosina, ma se mi fossi accordato con lui avrei corso il rischio di lasciare fuori due ‘miei’ consiglieri comunali e la cosa, in tutta sincerità, non mi sembra giusta per un gruppo, anzi una squadra che da tempo si riunisce, prepara programmi, strategie, partecipa ai gazebi e alle iniziative e che poi vede tutto il lavoro andare a farsi benedire per un accordo figlio della 'vecchia' politica che pensa alle poltrone e non ai contenuti. Io sono per il dialogo e continuerò a farlo sino all’ultimo minuto disponibile con chi ha votato per il centrodestra, in particolare Lega Nord e Pdl, che sommati sono il 60% e più dei trecatesi. Non voglio accordi ufficiali o sottobanco, ma solo che i trecatesi capiscano che oggi c’è la possibilità di dare un nuovo centrodestra alla città, chiaro, trasparente e capace di risolvere tutti quei problemi nati da una cattiva gestione del passaggio da paese a città. E sapete chi c’era allora a governare la Trecate che da 15.000 è passata a 20.000 abitanti senza alcun servizio in più per i cittadini? Proprio Ruggerone. E con lui Almasio, Marchi, Zeno, Uboldi e Lagotto che oggi ritornano per dire di essere la risposta giusta per Trecate”.
Tira fuori poi una sorta di dossier sul modo di ‘comunicare’ di alcune componenti dello schieramento di Ruggerone: “Dalle pagine di Facebook di Stefano Longo, candidato per Sinistra trecatese, leggo delle frasi agghiaccianti come 'Farei 20 anni a Poggioreale pur di dare un piede di porco da 25 kg in testa alla Ravetto (sottosegretario del Governo Berlusconi)'. Se questo è il modo di dialogare e di porsi di quella gente non ci siamo. Mi sembra più tipico di quella sinistra radicale ed estrema degli anni ’70. E’ con questa gente che si appoggia Ruggerone? E’ con questa sinistra che si allea il moderato Rosina? Devo solo ringraziarlo: con quell’apparentamento l’ex assessore della Giunta Zanotti mi ha fatto conquistare in un solo colpo i suoi voti del 1° turno”.