Galliate - "Leggendo quanto dichiarato dall’ex sindaco di Galliate Arturo Boccara e dai consiglieri comunali presenti all’incontro del 21 aprile - ci scrive Elio Eros Verdura, Vice Sindaco e Assessore Urbanistica, Innovazione Tecnologica, Personale, Ambiente - a proposito dell’atto di indirizzo per il sistema del traffico merci e la logistica del nodo di Novara – CIM, la prima impressione è che evidentemente è sfuggito, o non lo si è voluto cogliere, il senso e lo spirito con cui il documento è stato sottoscritto il 1 aprile a palazzo Natta da Regione Piemonte, Provincia di Novara, Comune di Novara, Comune di Galliate e Comune di San Pietro Mosezzo, CIM-Interporto Novara, dal Sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture, Bartolomeo Giachino, con FS Logistica, Ferrovie Nord Milano e SATAP. Il comune di Galliate, firmando questo atto di indirizzo ha voluto semplicemente esprimere il proprio interesse a valutare un’opportunità che ci viene offerta. E al contempo ci ha permesso di dettare alcune precise condizioni e ottenere la garanzia che il coinvolgimento di una porzione di territorio galliatese nel piano di sviluppo industriale dell’Interporto di Novara produrrà ricadute positive importanti sul piano delle infrastrutture e dei servizi e, più in generale, su quello economico e occupazionale. Ricadute positive che deriveranno indubbiamente dalla realizzazione di un interporto a terminale unico di rilevanza nazionale e di una corona di piattaforme logistiche connesse, infrastrutture e servizi integrati sul nodo di Novara. Quello di Galliate è uno dei territori appetibili per lo sviluppo delle attività del Cim, che mira a sfruttare un posizionamento geografico di rilevanza strategica per diventare il principale nodo nazionale del sistema combinato dei trasporti e della logistica. La realizzazione di un’importante rete di infrastrutture e servizi renderebbe quella di competenza del comune di Galliate, peraltro già destinata nel PRG in vigore ad uso industriale e produttivo, un’area di grande capacità attrattiva per nuove attività produttive, che insediandosi sul nostro territorio arrecherebbero indubbi e rilevanti benefici. Sono d’accordo con Boccara quando dice che la condivisione del piano di sviluppo del Cim costituisce una scelta strategica estremamente importante per il futuro della città di Galliate. Così come concordo sul fatto che le condizioni che l'amministrazione Boccara nel 2005 aveva dettato nel protocollo d’intesa con il Comune di Novara siano presupposti e vincoli irrinunciabili perché Galliate “sposi” gli obiettivi strategici posti alla base dell’atto di indirizzo sottoscritto con Cim. Io stesso, infatti, senza voler sminuire il ruolo e la competenza dell’assessore Paolo Pepe, ho per primo messo la realizzazione della variante ferroviaria che interessa il Comune di Galliate e il completamento della tangenziale Ovest come condizioni per la sottoscrizione del documento, nel quale infatti ho preteso che venisse specificato (all’art. 5) che per il raggiungimento degli obiettivi strategici posti alla base dell’atto d’indirizzo occorrerà sviluppare prioritariamente questo intervento. Ciò che è importante, al di là delle affermazioni qualunquistiche e delle possibili strumentalizzazioni politiche che l’opposizione prova ad attuare dichiarando che lotterà per non “svendere a Novara e al CIM il nostro territorio” (a ben guardare, oltretutto, fu proprio Boccara semmai a svendere quel 10% di territorio da destinare alla logistica), è piuttosto che ad oggi ci troviamo di fronte ad una grande opportunità. Quella di rientrare in un piano di sviluppo strategico che porterebbe grandi benefici al nostro comune, primo fra tutti proprio quello di poter fare, insieme al fronte lobbistico firmatario dell’atto d’indirizzo, una maggiore e più efficace pressione sul governo nazionale affinché sblocchi i fondi necessari alla realizzazione della variante delle Ferrovie Nord. E più in generale qualora, e solo qualora, ripeto, venissero soddisfatte condizioni imposte dal nostro Comune, si valuterà se e come modificare il Protocollo di Intesa Novara-Galliate del 2005. Un’eventuale revisione, che peraltro non è detto che debba essere finalizzata all’incremento della percentuale di territorio da destinare all’espansione dei servizi collegati al CIM, passerà, come è scontato e naturale che sia dal Consiglio Comunale. Stiano quindi tranquilli l’ex sindaco Boccara e i suoi colleghi del Pd galliatese, e depongano pure le armi. Nessuna lotta da parte loro sarà necessaria: l’obiettivo di non svendere il nostro territorio e di trarre il massimo vantaggio dal piano di espansione del Cim è pienamente condiviso anche da questa amministrazione. Che, anzi, a differenza della precedente sta adoperandosi concretamente per creare le condizioni per raggiungerlo".